Malagrotta rischia di restare aperta? Restano fuori 700 tonnellate

Colari ancora non è attrezzata per il trasporto dei rifiuti in eccedenza. Il Comune corre ai ripari

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«Certo, resta il problema” relativo a dove collocare le 700 tonnellate di rifiuti in eccedenza. “Diamoci 24-48 ore di tempo per pensare”. Cosi” il patron della discarica di Malagrotta, Manlio Cerroni, al termine di un incontro con il sindaco di Roma, Ignazio Marino, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse stato risolto il problema della destinazione delle 700 tonnellate di rifiuti al giorno senza ancora una collocazione finale. “Stiamo valutando la soluzione migliore per dare collocazione ai rifiuti di Roma e non andare in emergenza- ha aggiunto Cerroni- ma qualsiasi cosa dico in questo momento potrebbe non corrispondere a quello che accadra”. Marino? Pazientemente cerca di coordinare le cose per fare in modo che Roma non vada in emergenza». «A seguito dell”incontro di questo pomeriggio con il presidente della Colari e” emerso in modo evidente che il consorzio in questione non si e” ancora attrezzato per il conferimento dei rifiuti trattati al di fuori di Malagrotta”. Cosi” una nota dell”ufficio stampa del Campidoglio, che aggiunge: “Dal primo ottobre, dunque, Ama procedera” al conferimento dei rifiuti al di fuori dei confini cittadini attraverso le aziende gia” individuate con bando pubblico. Colari e” stata sollecitata ad attrezzarsi per fare altrettanto. In attesa che il consorzio ottemperi a questa richiesta, e per garantire la chiusura della discarica di Malagrotta, l”amministrazione capitolina ha avviato le verifiche necessarie a consentire ad Ama di affiancare la stessa Colari negli adempimenti di sua competenza circa il conferimento degli scarti in altri siti».

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