Mentre il suo omonimo sindaco Ignazio Marino lanciava il patto con i costruttori romani sul modello di quello lanciato da Luigi Petroselli 30 anni fa, l’assessore all’ambiente Estella Marino suonava ben altra sconsolata musica. «Oggi – ammetteva- abbiamo zero sul capitolo bilancio per l”ambiente. E ci sono importanti appalti che sono scaduti tra luglio e agosto.» Note sicuramente poco gradite ai consiglieri della commissione capitolina ambiente, riuniti per l’audizione sulla situazione del dipartimento.
Estella ha spiegato che per l”ambiente c’erano 19 milioni fino a settembre che in assenza di bilancio sono stati tutti spesi dalla precedente amministrazione. Una situazione obiettivamente grave anche se l’assessora ha chiesto altri 7 milioni per chiudere l”anno e arrivare almeno a 27 milioni contro un totale di 32. Così si potrebbe sopravvivere fino a dicembre anche se le emergenze incalzano. Ad esempio quella della foce dell”Aniene dove c’è un insediamento abusivo.
Oppure quella dei canili, le cui convenzioni sono scadute il 30 settembre. E poi ancora quella delle aziende agricole dove non ci sono più mangimi per gli animali. Anche la Protezione civile è ai minimi termini, mentre per la manutenzione delle aree verdi serve un decentramento ai Municipi. Per 2014 raccogliere un pò di quattrini l’assessora sta pensando di fare ricorso a sponsorizzazioni per la manutenzione del verde. Ed in carenza di fondi si dovranno anche attivare canali di finanziamento europei. Ma quello che riguarda più da vicino i cittadini è la riduzione della tariffa sui rifiuti che ad oggi non e” possibile, forse in futuro. Infatti sui rifiuti si sta registrando un aumento dei costi dovuti al loro totale trattamento (Fos) ed il conferimento in altri siti. Se prima si spendevamo 66 euro con ol conferimento a Malagrotta oggi se spendono 113 per mandarli al nord cui andranno aggiunti i costi per la bonifica della mega discarica costerà.
In prospettiva aumentando la differenziata si abbasserà la quantità di rifiuti che andranno fuori Roma e quindi diminuiremo i costi, mentre si dovrebbero incassare soldi dai consorzi che riciclano. Infine Estella Marino ha rivelato un particolare: «il Patto per Roma prevedeva lo stanziamento di 10 milioni per il triennio 2012-2014 per la differenziata. Ma tutto era stato deciso tramite un protocollo d”intesa a cui non è seguito alcun atto amministrativo e di cui nessuno della precedente amministrazione ha chiesto conto prima del nostro arrivo. Così il ministero non li ha nemmeno impegnati ne sapeva dove prenderli.»
Forse però l’assessora ha dimenticato che nel decreto legge collegato alla legge di Stabilità il Governo ha dato attuazione al Patto per Roma stanziando i 30 milioni. I fondi sono già stati assegnati. Se 1,5 milioni risalgono ancora al 2012, per il 2013 ne sono stati stanziati 6, 12 per il 2014 e 10,5 per il 2015.