Forte Trionfale, il Comune al lavoro per la riqualificazione

Si è svolto il seminario pubblico alla presenza dell'assessore Caudo

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Si è tenuto sabato scorso il seminario pubblico “Forte Trionfale apre alla città – Passato e futuro dei Forti Monte Mario, Trionfale e Boccea” organizzato dal gruppo di studio Progetto Forti e dall’Associazione Campotrincerato Roma insieme ai comitati cittadini, e concluso da un intervento dell’assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo.

“Noi non  siamo minimamente disposti a svendere al primo che passa questo patrimonio senza portare a casa una ricostruzione della città pubblica: questa è città pubblica, la dobbiamo probabilmente alienare in parte , trasformarla,  ma lo faremo sulla base dell’utilità pubblica che questa trasformazione comporta, ha detto l’assessore dinnanzi a un folto che pubblico.

Il seminario è cominciato con un percorso  nel Forte Trionfale,  per poi continuare nel seminario dedicato  al Campo Trincerato di Roma,  una corona costituita da  quindici forti di tipo “prussiano” e da quattro batterie a pianta esagonale, eretta  a difesa della fascia (allora in piena campagna) che circondava la città, fra il 1877 ed il 1891.

Il problema dell’area intorno ai forti non è di poco conto: infatti, se è ormai certo che alcuni compendi militari  verranno ceduti dallo Stato (Demanio o Ministero della Difesa) al Comune di Roma a costo zero, il vincolo posto a tutela delle aree si ferma al confine esterno, entro il perimetro del fossato, e tutto quello che è fuori potrebbe essere oggetto di speculazione edilizia.

L’assessore tiene a chiarire anche il suo rapporto con i cittadini: “questi 5 anni hanno creato una mancanza di fiducia dei cittadini, perchè dovreste fidarvi? Vi chiedo di avere la verifica delle cose prima di pensare che non è cambiato niente. Noi non comunichiamo per comunicare, noi parliamo quando abbiamo cose da dire”.

E a quanto pare la famigerata delibera urbanistica di Alemanno, a cui i comitati avevano dichiarato guerra, era una finta, un escamotage del Comune di Roma per mettere a bilancio il valore delle caserme, con un protocollo che valeva un anno e che è scaduto nel luglio 2011, senza che nessuno lo rinnovasse.

Un accordo che invece la nuova amministrazione ha rimesso in moto con Difesa e demanio, non per tutti i 15 compendi militari, ma per 3-4 certi, tra cui il Forte Trionfale, che dovrebbe diventare la nuova sede del Municipio, e  la caserma di via Guido Reni, dove il sindaco ha da tempo annunciato un Museo della Scienza, che dovrebbe essere realizzato con  il finanziamento di una parte di edilizia privata.

 

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