Avanti con il “concorsone”. Nessuna sospensione dal comune di Roma

Per Nieri, il vice di Ignazio Marino, non ci sarà alcuna sospensione delle procedure del maxi concorso comunale

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«La procedura del concorso va avanti. Non si sospende niente e le prove orali vanno avanti. Gli uffici stanno lavorando per capire come si supera il problema dell’accertata violazione del principio di anonimato». Sono chiare le parole del vice di Ignazio Marino, Luigi Nieri, pronunciate lunedì pomeriggio nel corso di una conferenza stampa convocata per fare chiarezza sulla questione del maxiconcorso. Subito dopo è partita una giunta straordinaria fissata proprio per parlare del “concorsone”. Al primo punto i diritti di chi ha partecipato, come Nieri ha ribadito: «È fatta salva la preselezione, non l’abbiamo mai presa in considerazione. Ma ovviamente è nostra intenzione non annullare il concorso».

Il problema però rimane ed è quello delle procedure adottate dall’agenzia incaricata di gestire il concorso, che non avrebbero garantito la privacy dei candidati. «Il lavoro degli uffici ha dato conferma che il rispetto del principio dell”anonimato non è stato garantito» ha detto sempre Nieri ai giornalisti.

Le parole di Nieri sembrano dunque andare nella direzione delle richieste fatte dai candidati, che lunedì mattina dopo aver sciolto il presidio in piazza del Campidoglio, guidati dal portavoce Costantino D’Orazio hanno spiegato le loro ragioni in un incontro all’ora di pranzo con lo stesso Nieri: «Abbiamo incontrato il vicesindaco – afferma D’Orazio – il quale ci ha comunicato che entro le 18 la commissione di verifica pubblicherà un verbale dove verranno indicati i criteri e le modalità di tale verifica, che noi vogliamo conoscere, e presenterà una soluzione, a suo dire, a garanzia del Comune e dei candidati». Sullo sfondo c’era il rischio della sospensione del concorso, contro la quale i manifestanti erano già pronti a subissare il Campidoglio di una massa di ricorsi al giudice (e relative richieste di risarcimento). Dal canto suo il Comune ha annunciato che porterà comunque le carte alla magistratura per verificare le irregolarità riscontrate dall’Amministrazione.

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