Caos Campidoglio, per il bilancio bagarre in Aula Giulio Cesare (VIDEO)

Tensione, insulti e contatti fisici in aula Giulio Cesare: sullo sfondo la difficile situazione finanziaria di Roma Capitale

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Sembra impossibile in aula Giulio Cesare, (riconvocata anche oggi per tutto il giorno dalle 10 alle 20) approvare il bilancio comunale mantenendo un minimo di fair play. Con oltre 160mila tra emendamenti e ordini del giorno, la tensione nella seduta di domenica sera era altissima e si è rivelata subito dopo il minuto di silenzio dedicato alla scomparsa dell’ex assessore regionale Franco Dalia. La fibrillazione, tutta “mediterranea” che già era nell’aria, si materializzava ieri sera in un corpo a corpo Fdi-Sel tutt’altro che politico.

Mancano pochi giorni (30 novembre) per approvare il bilancio di previsione del 2013 ed evitare il commissariamento del sindaco e nel corso della seduta serale dove le opposizioni hanno presentato critiche (convocazione non valida per Pomarici) ed emendamenti a pioggia (centomila quelli della lista Marchini), il consigliere di Fratelli D’Italia Dario Rossin nel tentativo di colpire (con uno schiaffo) il collega di Sel Gianluca Peciola arriva a dare una gomitata proprio al sindaco Ignazio Marino. Rossin si è affrettato a scusarsi e a spiegare come «involontario» il suo gesto.

«Non è stata involontaria – ha presto replicato Marino – mi ha dato una gomitata, non ho visto neanche chi fosse ma solo una figura urlante che usava turpiloquio. Ho un bernoccolo in testa. Non so chi sia e non sono intenzionato a conoscerlo». Il commento del sindaco Marino, accompagnato da un rituale «è uno spettacolo indecoroso per degli eletti dal popolo che dovrebbero avere rispetto per l’aula Giulio Cesare e ciò che rappresenta da centinaia di anni», non ha placato il caos in aula con parole grosse volate anche tra esponenti dell’opposizione, come il 5stelle Marcello De Vito che criticava gli scatoloni della Lista Marchini: «Voglio sapere cosa c’è dentro» ha detto.

Per queste e altre frasi anche De Vito è stato oggetto di male parole, riuscendo a guadagnarsi la vicinanza del portavoce della maggioranza Fabrizio Panecaldo: «Voglio esprimere solidarietà al M5S che, nella persona dell’on. De Vito, si è fatto portavoce di un messaggio di grande responsabilità nei confronti della città di Roma e dell’Aula Giulio Cesare chiamata, da oggi, alla discussione di un Bilancio articolato e complesso. Un Bilancio che, in realtà, avrebbe dovuto essere votato dall’Amministrazione Alemanno. Il capogruppo 5S, aggredito verbalmente da altri gruppi dell’opposizione per aver messo in dubbio il contenuto e la veridicità delle migliaia di emendamenti portati in Aula, è stato oggetto di un vero e proprio attacco squadrista. Scontri insensati che offrono alla città un’immagine pessima di come la politica si faccia portavoce delle volontà dei cittadini».

Insomma una bagarre come forse non si era mai vista, a dimostrare il momento difficile che vive l’Amministrazione della capitale. Forse il nervosismo sarà stato dettato anche dall’orario anomalo, con una convocazione serale che non ha permesso ai consiglieri comunali una cena adeguata in un orario consono, per giunta alla domenica sera, ma solo panini mangiati in piedi all’ultimo minuto. Oggi altra maratona, si spera più civile, ma dopo l’ostruzionismo fatto… “fisicamente”, altre sorprese di certo non mancheranno.

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