Alla mezzanotte di oggi scade il termine di legge per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 di Roma Capitale, ma nessun problema per Marino perché il termine sarà oltrepassato per giungere alla chiusura della manovra tra lunedì e martedì con l’accordo della maggioranza ha previsto la continuazione dei lavori dell’Assemblea capitolina per il primo giorno della prossima settimana dalle 10 di mattina.
«Non è una nuova convocazione, la seduta resta aperta», precisano dalla presidenza la quale annuncia che si proseguirà a oltranza fino alla approvazione del bilancio. L’opposizione intanto denuncia lo sforamento del termine di legge, come accadde lo scorso anno a parti inverse.
Non a caso qualcuno già parla ironicamente di “continuità amministrativa”, compreso Alfio Marchini, che tendendo la mano al centrosinistra dopo l’iniziale ostruzionismo, potrebbe uscire dalla vicenda come l’uomo determinante per l’approvazione del bilancio. Lo stesso sindaco Marino, molto probabilmente, non vedrà arrivare la lettera-diffida del prefetto che non avrebbe il tempo materiale per procedere al richiamo, come invece accadde a Gianni Alemanno.
I lavori per l’approvazione del bilancio riprenderanno oggi dopo la pausa politica accordata alla lista Marchini. L’aula Giulio Cesare – seduta aperta e subito sospesa stamattina alle 10 -, è in riunione dalle 15 con l’obiettivo di smaltire le ultime due sedute preliminari e senza maratone notturne.
Domani ci sarà l’ultima pausa, mentre si svolgerà il V-Day del Movimento Cinque Stelle, mentre lunedì approderà in aula la madre di tutte le delibere, la 102, che da sola porta raggruppa 197.150 ordini del giorno, che la maggioranza dovrà necessariamente sfoltire. Una volta superato l’ostruzionismo della opposizione ed approvato il bilancio preventivo (si badi bene) del 2013 non si escludono numerosi ricorsi.
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