Bilancio Roma, il Radicale Magi mette il dito negli sprechi

La "scoperta" del consigliere comunale eletto nella lista civica Marino si scontra con le radicate consuetudini della politica

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Ci voleva il consigliere radicale Riccardo Magi a sconvolgere la prassi consolidata della cosiddetta “manovrina di bilancio” ovvero quella saccata di euro che il Campidoglio destina ogni anno a tutti i consiglieri per iniziative che vanno dal palo della luce alla promozione della associazione culturale amica alla festa di quartiere. Una mancia, se si vuole, ma che in totale può rappresentare diversi milioni di euro.

Questa prassi non è di oggi ma ha riguardato tutte le amministrazioni comprese quelle di sinistra, tanto da tramutarsi da regalia in una sorta di diritto consuetudinario, una prerogativa che i consiglieri non vogliono proprio mollare. Con la differenza che oggi Magi conta di avere dalla sua non solo la disastrosa situazione finanziaria del Campidoglio, ma il consenso “innovatore” del sindaco e la volontà dell’assessore al bilancio Daniela Morgante decisa a tagliare quanto più e dove possibile.

Eppure il povero Magi (i Radicali sono maestri di vittimismo) lamenta gli attacchi diffamatori del Pd ed i suoi «maldestri tentativi di smentita delle ultime ore». In effetti è difficile negare che fondi capitolini siano stati destinati indirettamente per oliare gli ingranaggi della macchina politica. Raccogliere preferenze costa. Per questo Magi chiede conto dei contributi finanziari erogati negli anni scorsi dal Dipartimento Cultura, dal Gabinetto del Sindaco, dall’ufficio di Presidenza dell’Assemblea Capitolina.

Probabilmente emergerà che Alemanno nei primi anni disponeva di 30 milioni a disposizione del gabinetto del sindaco, che Marino ha sicuramente ridotto ma non eliminato. Tuttavia non è ancora chiaro a quanto ammonterebbe l’eventuale “manovrina” per i consiglieri dei giorni nostri, ammesso che non sia già scomparsa dalle pieghe del bilancio. La crociata di Magi probabilmente si scontrerà contro il muro della legalità degli atti, ma sicuramente mette il dito sulla piaga degli sprechi della politica ormai di quotidiana attualità. Impresa immane se dovrà fare le pulci ai capitoli di spesa destinati in decine di anni con imperitura gloria per il consigliere radicale eletto nella lista civica di Marino.

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