Solo internet e il web possono salvare i romani dalle file estenuanti di queste ore presso i vari sportelli Ama disseminati sul suolo comunale.
Bisogna registrarsi al sito dell’Ama (www.amaroma.it) – ma serve il codice cliente (si trova sulle bollette pagate in passato della Tari) – e scaricarle. Per il bollettino della Tares si può anche pagare on line su www.scrignopagofacile.it, negli sportelli della Banca Popolare di Sondrio e delle altre banche, negli uffici postali nelle ricevitorie della Sisal. Più complesso il percorso del modulo f24: può essere pagato presso gli sportelli bancari, postali o anche online collegandosi tramite internet con la propria banca.
Per tutti gli altri non resta che mettersi in fila e sperare di pagare in tempo entro il 24 gennaio per evitare la mora. Ma sui disagi di questi giorni Codacons ha annunciato un’azione legale.
«La vicenda Imu e Tares è un perfetto esempio di mala-burocrazia, con i cittadini chiamati a pagare il conto della pessima gestione della Pubblica Amministrazione – afferma il Presidente Carlo Rienzi – In tutta Roma si registrano da giorni estenuanti file agli sportelli dell’Ama e a quelli di banche e poste, dove i contribuenti si recano a caccia di informazioni sulla Tares. Una tale situazione di incertezza rischia inoltre di spingere il contribuente a non pagare i tributi, con conseguente danno per la collettività e per le casse pubbliche.
Per tale motivo – prosegue Rienzi – avvieremo le dovute azioni legali».
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