Roma, Ignazio Marino si taglia lo stipendio e Fucito rinuncia al suo

Il sindaco lo abbassa del 10 per cento. Per il capo di gabinetto rimane la retribuzione da funzionario del Senato

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E’ una notizia rassicurante quella che arriva dal sindaco Ignazio Marino, che ci tiene a far sapere a tutti i suoi concittadini di avere chiara la situazione delle casse comunali: «Ho deciso di ridurre per il 2014 il mio stipendio del 10% e mi aspetto uno sforzo analogo da tutti coloro che hanno a cuore la città di Roma. Penso anzitutto, ma non solo, agli assessori, a chi ricopre incarichi apicali nelle aziende di Roma Capitale, agli staff dei componenti della Giunta, che non potranno percepire uno stipendio complessivo superiore a quello del sindaco».

IL CAPO DI GABINETTO. Benissimo, perché oggi c’è poco da rallegrarsi, tra governi che cambiano e conti che non tornano un po’ ovunque. Il sindaco però dà a tutti un’altra notizia di rilievo, che arriva dopo le denunce di cumuli di incarichi dei giorni scorsi e riguarda proprio il suo capo di Gabinetto Luigi Fucito: «Ringrazio infine il Capo di Gabinetto che ha rinunciato all’indennità legittimamente prevista al momento del conferimento dell’incarico, peraltro inferiore a quella riconosciuta ai suoi predecessori. Lo stesso percepirà pertanto il medesimo trattamento economico complessivo precedentemente riconosciuto dall’amministrazione di provenienza». Quindi solo lo stipendio da funzionario del Senato.

RISPARMI. Infine una considerazione a più ampio raggio e l’auspicio a maggiori sacrifici da parte di tutti: «In questi mesi abbiamo avviato un’azione ispirata a criteri di efficienza e sobrietà nell’uso delle risorse pubbliche. Un’azione che è passata ad esempio attraverso l’eliminazione delle auto blu, la razionalizzazione dei costi con la delibera sulla centralizzazione degli acquisti, che a regime consentirà un risparmio di almeno 250 milioni di euro all’anno, e un taglio del 10 per cento al budget di ciascun assessore per incarichi di staff. Ora, a mio avviso, tenuto conto della crisi economica che stanno vivendo i cittadini e delle serie difficoltà finanziarie in cui versa il Comune, occorre uno sforzo in più da parte della politica e dell’amministrazione».

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