Angelo Giuliani, l’ex comandante della polizia locale di Roma Capitale, è stato arrestato con l’accusa di corruzione. Secondo la Procura di Roma, infatti, avrebbe favorito la società “Sicurezza e ambiente” nell’aggiudicazione dell’appalto per la pulizia delle strade della città dopo gli incidenti. Oltre a lui sono finite ai domiciliari anche altre tre persone appartenenti all’azienda indagata.
L’INDAGINE – A operare sono stati i carabinieri del nucleo investigativo. Gli investigatori ritengono che Giuliani “pilotò” irregolarmente l’affidamento del servizio di pulizia, facendo vincere appunto la società “Sicurezza e ambiente”. Gli arrestati dell’azienda sono il direttore generale della Sea Angelo Cacciotti, il legale della società Giovanni Scogliamiglio e il direttore, Iano Santoro.
MAZZETTE – Le “tangenti” pagate in cambio dell’appalto sarebbero delle sponsorizzazioni per il centro sportivo dei vigili. Tra gli indagati nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari Giuliani c’è anche l’ex direttore generale della Rai, Alfredo Meocci, accusato di corruzione. In qualità di componente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, avrebbe espresso un parere favorevole sull’assegnazione dell’appalto alla società “Sicurezza e ambiente” senza alcuna gara.
VIGILI E TANGENTI – I guai per Giuliani iniziarono quando nel marzo del 2012 scoppiò lo scandalo su un presunto giro di tangenti di un gruppo di vigili urbani legato al mondo dei commercianti del centro storico. Le rivelazioni piombarono te come un fulmine a ciel sereno sulle forze dell’ordine capitoline che da un paio di settimane stavano lottando per riemergere da uno scandalo che ne sta mettendo a serio rischio la credibilità. Al suo posto fu nominato nell’agosto successivo Carlo Buttarelli, nonostante l’opposizione di parte dei vigili che chiedeva addirittura le dimissioni dell’allora sindaco.
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