Comune di Roma, Ignazio Marino in difficoltà su Malagrotta

«Dal 26 maggio non so dove mettere i rifiuti. O Roma coperta di rifiuti o conferire in impianti di Cerroni»

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La notizia battuta da quotidiani e agenzie è di quelle che fanno accapponare la pelle. Visto lo stallo sull’emergenza rifiuti, il sindaco starebbe pensando a usare ancora gli impianti di Cerroni. Sembrano lontanissimi quei mesi di festeggiamenti dei comitati dopo la chiusura di Malagrotta.

LA VISITA IN PROCURA – Il sindaco stamattina si è recato in procura incontrando il procuratore capo Giuseppe Pignatone. Marino ha denunciato lo stallo in cui si trova l’Amministrazione capitolina sullo smaltimento dei rifiuti, chiedendo in sostanza ai magistrati una liberatoria che gli consenta di continuare a conferire immondizia negli impianti di Malagrotta. «Dal 26 maggio non so dove metterli» – ha dichiarato ai giornalisti fuori dalla sede. E ancora. «Due sono le soluzioni: o Roma coperta di rifiuti o conferire in impianti di Cerroni». l sindaco ha poi sottolineato: «Io non voglio muovermi nell’illegalità e tantomeno voglio riaprire Malagrotta. Io vorrei sapere in quale direzione mi devo muovere».

LA RICHIESTA DI UN COMMISSARIO –  Marino ha chiesto “il sostegno dell”Anci” per convincere il ministro dell”Ambiente, Gian Luca Galletti, che si è’ detto contrario, a indicare un commissario per la gestione dei rifiuti nella Capitale. «E” stato permesso a un solo soggetto- ha spiegato lasciando l”ufficio di presidenza dell”Associazione, riunitosi questa mattina nella sede di via dei Prefetti- di gestire per circa 50 anni lo smaltimento dei rifiuti della citta”, e ora che e” stato arrestato e che alle amministrazioni pubbliche non e” consentito avere rapporti con le sue aziende, come si fa? Il prefetto ha bloccato tutto e il ministro non vuole nominare un commissario… Io non riesco a trovare una soluzione, ma magari il Governo e il prefetto ce l”hanno. Nel caso me la indichino».

LE SCADENZE – Il giorno della verità sarà il 29 aprile. A fine mese il Tar Lazio si pronuncera” sulla richiesta del Colari (il consorzio che ha nella sua pancia anche la E. Giovi, societa” proprietaria dei due tmb di Malagrotta) di sospendere l”interdittiva stabilita due mesi fa dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che impedisce ai soggetti pubblici di avere ”rapporti di lavoro” con le società cui fanno riferimento i due tmb di Malagrotta e il tritovagliatore di Rocca Cencia, dopo quanto emerso dall”inchiesta della Procura di Roma sul sistema dei rifiuti nel Lazio, che ha visto agli arresti domiciliari anche il presidente (ora non piu”) di Colari, Manlio Cerroni. Gli impianti di Cerroni sono stati interdetti dal prefetto Pecoraro. Il 31 maggio scade l’ordinanza provvisoria che destinava i rifiuti agli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb).

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