Comune di Roma, l’emergenza casa costa 32 milioni

I dati del dipartimento Politiche abitative. Si attendono i soldi della Regione Lazio per l'erogazione del buono promesso dal sindaco

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L’emergenza casa a Roma Capitale nel 2013 è costata circa 32 milioni di euro. Il dato è emerso nel corso di una seduta congiunta delle commissioni capitoline per le Politiche abitative, presieduta da Pierpaolo Pedetti (Pd), e della commissione speciale per la Riforma e la razionalizzazione della spesa dell’amministrazione capitolina, presieduta da Daniele Frongia (M5S).

25 MILIONI PER AFFITTI – I dati sono stati forniti  dalla dirigente del dipartimento Politiche abitative, Maria Antonietta Del Grosso la quale ha spiegato che sono stati spesi 25 milioni per affitti e spese accessorie più  7 milioni per l’assistenza alloggiativa. Per dare il buono casa di 700 euro al mese e 5mila euro di buona uscita agli attuali inquilini, come aveva promesso il sindaco Ignazio Marino nel corso della sua campagna elettorale, la dirigente ha fatto sapere che la decisione non è stata ancora portata in Giunta. Ma ha aggiunto «in questo momento stiamo elaborando un’ulteriore delibera  richiesta dalla Regione per ottenere i fondi previsti  per l’erogazione del buono. Sempre che ce li diano.»

L’OCCUPAZIONE ABUSIVA DI IMMOBILI – Insomma le promesse stanno in alto mare e ancora una volta la salvezza è affidata ai soldi della Regione, ma la crisi alloggiativa va ben oltre le 1700 famiglie dei residence perché pesa come un macigno, anche in termini di ordine pubblico, l’occupazione abusiva di immobili saldamente gestita e organizzata dai vari movimenti di sinistra e di destra.  Infatti secondo una recente inchiesta del quotidiano il Tempo gli immobili occupati a Roma sono 105, dei quali 39 di proprietà pubblica e 66 privati. Per lo più palazzi Ater, uffici pubblici, sedi di enti, fondazioni, industrie dismesse ecc. Di queste strutture 44 sono state occupate  fra il 2011 e quest’anno. L’occupazione di altre 40 ricorre dal 2003 in poi e le rimanenti ancor prima con casi che risalgono agli anni 90. Manca un censimento del numero degli occupanti che varia in un continuo andirivieni di inquilini abusivi fra i quali molti extra comunitari.

4.000 OCCUPANTI – Ma solo calcolando 10 famiglie di 3 persone a immobile si può calcolare che almeno 4000 persone gravitino attorno a queste strutture spesso fatiscenti e invivibili. Il che lascia supporre che fra residence ed occupanti, in emergenza abitativa grave ci siano almeno 6/7000 persone. Quante basterebbero ad occupare  2000 nuovi appartamenti di edilizia popolare. Soluzione prevista dal Campidoglio, sollecitata dai costruttori, pretesa dai comitati ma che ancora non si vede all’orizzonte nemmeno del medio periodo.

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