Rimpasto di Giunta rinviato? Pare proprio di si, almeno a leggere le pensose dichiarazioni del segretario cittadino del Pd Lionello Cosentino che su Repubblica di oggi parlava saggiamente delle cose da fare per Roma anziché delle caselle assessoriali da riempire. Calma e gesso dunque. I conti da regolare fra Marino e il Pd sono un bel pò. Allora se ne riparla dopo l’approvazione del Bilancio o addirittura dopo che la Cabina di Regia avrà presentato il suo piano triennale che l’onnipresente sottosegretario Legnini annuncia per il 10 giugno.
PER IL RIMPASTO BISOGNA ATTENDERE – Certo, qualche Democratico rosica e spigne, ma intanto al posto della Morgante ci si mette la tecnica dell’Anci Silvia Scozzese, sempre che il presidente dell’associazione dei comuni Piero Fassino non si metta di traverso. Tira un sospiro di sollievo anche Ignazio che sul rimpasto ha sempre nicchiato ma che oggi deve fare i conti con un Pd romano al 43%. Tanto sollevato è il sindaco che domani sarà nei suoi amatissimi “States” proprio in quell’austera ed universitaria Boston, meta di luminari e insigni ricercatori.
ANCORA UN VIAGGIO PER IL SINDACO – Questa volta non ci va per i trapianti ma per un convegno sulla mobilità sostenibile che per Roma è solo chimera. E poi al Sindaco piace viaggiare perché lui, contrariamente al cupo Alemanno, è uomo di mondo; ha vissuto all’estero, parla le lingue, è spiritoso. Già lo scorso dicembre si assentò da Roma per un importante convegno medico in Turchia. Il 21 gennaio era al World Economic Forum di Davos insieme ai sindaci delle più grandi città del modo dove avrebbe illustrato ai potenti della terra «la “ricetta” contro la disoccupazione giovanile…» Tempo di posare il luggage e dal 12 al 14 marzo corre a Parigi per incontrare l’allora sindaco Delanoè, ma anche per tentare di ammorbidire i vertici di Gaz de France “incazzati” come bestie per la sua proposta di destituire (di fatto) i vertici Acea e per sostenere la candidatura poi vittoriosa, ma per un pelo, della Socialista Francese Anne Hidalgho.
IL SALUTO A OBAMA – Poi il 27 marzo, dopo aver salutato un Obama frettoloso sotto la scaletta del«Air Force One» presidenziale, vola in Arabia Saudita per chiudere un accordo con la famiglia reale che avvierà «una lunga e proficua collaborazione sulla conservazione dei beni culturali della Capitale». Ma il 7 aprile è già a Madrid per partecipare allo Smart City Foro de la Nueva Ciudad dove illustra i progetti portati a termine sin qui dalla sua amministrazione e quelli che, in futuro, modificheranno il volto della Capitale. Dopo i chierici medievali Ignazio appare come il sindaco itinerante che porta il messaggio della città eterna nel mondo con la speranza (di tutti noi quirites) che i doni della divina provvidenza ricadano finalmente sulla nostra città.
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