Comune di Roma, i dubbi sugli 800 euro del bonus casa

Il sindaco Ignazio Marino promette i fondi a tutti quelli che vivono in condizioni di emergenza. Ma il rischio è di alimentare altre tensioni

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Ci siamo, i fortunati inquilini dei residence, sfrattati, bisognosi, ex carcerati, tossici in recupero e quant’altro di emarginazione produce la grande metropoli, entro giugno potranno ricevere l’agognato bonus di 800 euro per affittarsi una casa decente e uscire dai ghetti dove attualmente convivono. L’aveva promesso il sindaco Ignazio Marino in campagna elettorale e oggi lo conferma a una radio privata l’assessore alla Casa Daniele Ozzimo che ha seguito passo passo la delibera di Giunta che consente il miracolo. «I buoni casa per contrastare l’emergenza abitativa in una prima fase saranno orientati agli ospiti dei residence. Ma poi sarà esteso a tutti coloro che vivono in una situazione di emergenza».

BONUS PER TUTTE LE CATEGORIE IN EMERGENZA – «Vogliamo – ha aggiunto – che le soluzioni d’emergenza messe a disposizione dell’Amministrazione siano adeguate e costino il giusto, non uno sproposito come i residence». Il che è buono e giusto ma tra il dire il fare… Intanto perché non è detto che gli sfortunati ospiti gradiscano lasciare i loro loculi, meno di 40 metri quadri. Poi perché ad alcuni proprietari di residence i contratti sono stati rinnovati (ci risulta) sino al 2016, infine per un problema che attiene ai futuri possibili locatori. Infatti l’esperienza personale ci dice  che oggi prima di affittare i proprietari svolgano accurate indagini sul reddito ed i trascorsi dei possibili affittuari chiedendo per lo più garanzie per non esporsi al rischio di dover sfrattare a breve l’inquilino moroso con tutte le inevitabili difficoltà. Generalmente i contratti sono pluriennali e tocca vedere per quanto tempo il bonus del comune (che è pure una garanzia) verrà erogato.

COSA FARANNO GLI INQUILINI DEI RESIDENCE – Si dà anche il caso che gli inquilini dei residence non siano proprio la crème della società e generalmente vivano più che di stipendi di sussidi ed espedienti il che potrebbe suscitare una qualche diffidenza a chi affitta sia pure ad 800 euro che è una bella sommetta. Infine ci sembra azzardato promettere che il bonus verrà concesso ad altri oltre ai talora turbolenti ‘ospiti’ dei residence in una città che vanta 5000 sfrattati l’anno, dove il fabbisogno si appartamenti a fitti calmierati era almeno di 40.000 alloggi secondo le ultime stime dei sindacati degli inquilini e circa 100 immobili sono occupati dai vari comitati e movimenti. Certo la politica degli annunci è di gran moda, ma rimaniamo convinti che questa sia pur generosa iniziativa della quale ci sfugge la copertura finanziaria, non riuscirà a far risparmiare i 26 milioni anno che i residence costano al Comune e possa creare un altro problema sociale in una città in piena emergenza abitativa.

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