Comincia a diventare davvero pesante la situazione dei rifiuti per le strade di Roma. É sufficiente farsi un giro nel proprio quartiere per capire che la situazione sta sfuggendo di mano. Se n’è accorto anche il sindaco Ignazio marino che alle 7.30 di questa mattina ( nè un minuto in più nè uno in meno, almeno a leggere il suo comunicato) ha chiamato l’amministratore delegato di Ama Daniele Fortini per chiedergli urgentemente un rapporto completo sulla situazione.
LE PERPLESSITA’ DEL SINDACO – «Voglio capire – scrive il sindaco nel suo comunicato – se ci sono delle questioni legate al funzionamento parzialmente ridotto di alcuni impianti di tmb oppure se ci sono questioni riconducibili ad alcuni che non fanno bene il proprio lavoro.» Infatti, ha aggiunto «sugli 8.000 dipendenti dell’Ama, secondo dati recenti, ogni giorno circa mille non si presentano al lavoro. Questo è uno schiaffo non solo alla città ma anche a tutti coloro che invece si presentano per svolgere il proprio lavoro». Concetto che Marino aveva già ribadito quando sotto le feste Roma fu sommersa dalla monnezza grazie alle ferie godute da molti dipendenti Ama. D’altra parte l’assessore all’ambiente Estella Marino nel corso di una intervista a Repubblica di oggi ammetteva la gravità della situazione soprattutto nel VI Municipio tentando di individuarne le cause. « Abbiamo chiuso Malagrotta e avviato il cambiamento – dichiarava -,(ma) la partita è complessa, gli impianti Colari adesso lavorano 200 tonnellate in più mentre due settimane fa dicevano di essere già al massimo. Poi basta un guasto e l’impianto si ferma, i camion non scaricano e non ripartono verso la città. Senza considerare, poi, che la domenica non possono circolare. Poi se ci sono le feste…». Allora è chiaro che il servizio va riorganizzato, ma che fare?
PAROLA ALL’ASSESSORE – Intanto, fa sapere l’assessore, incrementando la raccolta differenziata e poi ripristinando tre impianti di trattamento in provincia con l’autorizzazione della Regione. A novembre, assicura Estella, si manderà l’umido a Padova e si stanno studiando siti per due nuovi impianti di compostaggio. Infine occorre comunicare meglio coi cittadini «usando magari Twitter per permettere ai romani di segnalare ciò che non va». Se le soluzioni le ha già ben individuate la sua assessora perché il sindaco è così nervoso? La verità è che dopo la chiusura di Malagrotta, che Ignazio annovera come il suo più grande successo “epocale” da quando è sindaco e l’esportazione dei rifiuti trattati al nord che ci costa un occhio della testa, i problemi rimangono nell’organizzazione di Ama e nella carenza degli impianti di trattamento. Quindi la partita si gioca non su twitter, ma sul piano industriale che Fortini starebbe predisponendo per Ama, al centro del quale c’è la gestione di tutti gli impianti di Cerroni. Nel frattempo in pasto ai media il nostro mattiniero e volitivo sindaco doveva pur dare qualcosa e, detto fatto, chiede un rapporto come farebbe ogni buon generale che teme lo sfondamento della fronte.
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