Comune di Roma: Ignazio Marino garante per i lavoratori di multiservizi

Chiesto il numero e i nominativi di ogni lavoratore per poi istituire un tavolo tecnico che controlli le criticità allo scopo di garantire a tutti il lavoro

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La notizia che l’appalto della consociata Ama, la Roma Multiservizi  in scadenza il 31 luglio sarebbe stato affidato al Consorzio Nazionale Servizi espressione delle cooperative rosse, si era diffusa giovedì un giorno prima dello sciopero dei comunales che ha paralizzato Roma.

SORPRESA – Ma soprattutto aveva colto di sorpresa sindacati e i lavoratori che della vicenda facevano mostra di non saperne nulla. Difetto di comunicazione? Riservatezza amministrativa? Sia come sia, sta di fatto che l’assessore alla scuola e coordinatrice della giunta, Alessandra Cattoi se ne usciva nel pomeriggio di giovedì con un comunicato rassicurante sulle garanzie per il posto di lavoro dei 4.000 dipendenti della società al 100% Ama.

CONTROLLO – Una posizione ribadita dal sindaco Ignazio Marino il quale assicura che «I posti di lavoro non saranno toccati» mentre controllerà di persona con le assessore di riferimento Cattoi ed Estella Marino «che il Consorzio Nazionale Servizi (CNS) a cui sarà affidato parte del personale e dei servizi della Multiservizi, faccia quanto prescritto dalla legge».  Poi in omaggio alla vantata trasparenza della sua amministrazione Marino fa sapere di aver già chiesto il numero e i nominativi di ogni lavoratore per poi istituire un tavolo tecnico che controlli le criticità allo scopo di garantire a tutti il lavoro.

L’OPERAZIONE – Ma quali saranno i termini di tutta l’operazione non ancora ufficialmente resa nota? Intanto pare che dei 4000 lavoratori quelli attualmente addetti per l’appalto delle scuole verranno integralmente riassorbiti nella CNS. Il che risolve il problema per almeno il 50% dei lavoratori della Multiservizi, gli altri verranno confermati nel nuovo appalto che verrà affidato ad Ama.

L’operazione dovrebbe far risparmiare in tre anni circa 25 milioni (quasi l’equivalente dei costi di Farmacap che nessuno si guarda bene dal cedere) e parte da una valutazione degli indici di produttività del personale di Multiservizi che presenterebbe punte si assenteismo anche del 20% soprattutto nella scuola. Insomma una operazione complessa e meditata, tanto meditata da non richiedere la superflua consultazione dei sindacati.

(Foto Dire)

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