Comune di Roma, agli ex mercati generali torna la città dei giovani

Riparte dopo anni il progetto sulla via Ostiense, nell'area degli ex mercati generali, con la firma finale dei progettisti dell'Università Roma Tre

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Terme e palestre. Un hotel. Cinema. Negozi e ristoranti. Una mediateca. Tanti uffici. La casa dello studente di Roma Tre. Ma non più la casa del basket, nè l’auditorium da 2.400 posti. Il tutto su un’area completamente pedonale di 85.464 metri. Riparte quindi il progetto per la realizzazione della Città dei giovani sulla via Ostiense, nell’area degli ex mercati generali, con la firma finale non più dell’archistar Rem Koolhaas ma dei progettisti di Roma Tre, l’Università della quale l’assessore Giovanni Caudo è stato docente di urbanistica sino al suo incarico in Campidoglio.

OGGI LA VISITA DELL’ASSESSORE CAUDO – Il grande cantiere, aperto ai tempi di Veltroni, oggi è stato visitato dall’assessore, assente il sindaco per indisposizione, accompagnato tra i padiglioni degli ex mercati generali dai fratelli Toti, i proprietari della ”Lamaro appalti”, la società che sta costruendo l’opera e che avrà la concessione per i prossimi 60 anni. Ora la procedura per riaprire i cantieri dei nuovi edifici, e per il restauro di quelli storici che saranno inglobati nel progetto, riparte con una serie di varianti che alla fine hanno cambiato il progetto iniziale e la percentuale delle diverse vocazioni. Il 28% andrà al culturale, il 40,8% al commerciale, il 9% alla ristorazione ed il resto per gli uffici e per lo studentato di Roma Tre. Resteranno gli edifici storici e sorgeranno in una piazza coperta nell’area dell’ex mercato del pesce e vari spazi verdi. L’obiettivo è chiudere i lavori nel 2018. Insomma niente di nuovo rispetto agli atteggiamenti bellicosi di Ignazio Marino che si sarebbe recato ai Mercati proprio per far riprendere i lavori nel cantiere. Concilianti anche le parole di Caudo, il quale ha assicurato che entro il 30 giugno sarà presentato il progetto preliminare, mentre in questi mesi si è lavorato per definire le procedure per far ripartire il cantiere, visto che si era fermato negli ultimi anni. Procedure che in parte le precedenti amministrazioni aveva definito considerando che l’impresa di Toti lavora in project financing, ma che evidentemente sono state o stanno per essere riviste dalla nuova amministrazione.

LE TEMPISTICHE DEI LAVORI – Il timing che Caudo propone è il seguente: tra giugno e ottobre studio del progetto, ad ottobre concessione di tutti i pareri necessari per avviare il cantiere. Entro febbraio 2015 il cantiere, nella sulla parte centrale, diverrà ancora operativo e poi seguiranno 30 mesi di lavori in modo da chiudere tutto entro il 2018. Insomma, tutto da capo come ha detto il segretario del Municipio Catarci: «Serviva una nuova partenza- ha detto – ora la si sta facendo, cercando di integrare nel territorio questo spazio». Il costo della Città dei giovani sarà di 330 milioni, tutti a carico dei privati e il cantiere darà lavoro a circa 1.500 operai a regime, e altrettanto vi lavoreranno ad opera finita e avviata.

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