Comune di Roma, Marino perseguitato dal maltempo e dai ritardi altrui

Il sindaco è in preda ad «ansia crescente» mentre sotto l'ombrello si augura (prega?) «che si arrivi al voto d'Aula il prima possibile» per far partire un piano di manutenzione

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I romani che oggi ‘navigano’ alla ventura fra strade allagate e improvvise voragini si devono rassegnare ai tempi della politica che, come noto, corrispondono difficilmente a quelli della quotidianità e della vita reale.

IL DESTINO CRUDELE – Ne è convinto il sindaco Ignazio Marino ormai tiranneggiato da Giove Pluvio come lo fu anche Alemanno con la neve che almeno faceva finta di spalare. Il fatto è che Ignazio sta “ragionando”, il che è già un bel passo in avanti e ci spiega: «Il ragionamento che stiamo facendo sul bilancio e sul piano di rientro è strettamente legato ai disagi che i cittadini stanno sopportando a causa del maltempo». Infatti gli allacciamenti fognari e pulizia delle caditoie «possono essere intraprese appena il bilancio sarà approvato». Quindi il sindaco è in preda ad «ansia crescente» mentre sotto l’ombrello si augura (prega?) «che si arrivi al voto d’Aula il prima possibile» per far partire un piano di manutenzione straordinaria e ordinaria di tombini caditoie e quant’altro.

COLPA DEGLI ALTRI (?) – Insomma quei fannulloni del Consiglio si devono dare una mossa ad approvare il bilancio preventivo del 2014 ed il Governo deve aprire il portafoglio e allentare il patto di stabilità per disporre dei quattrini sufficienti a far muovere i cantieri. Si dà il caso che qualcuno avanzi l’ipotesi che il bilancio possa essere approvato a luglio (o anche dopo) che è un mese climaticamente favorevole se non intervengono uragani improvvisi, quindi i consiglieri, all’asciutto e sotto il solleone, potranno approvare con tutta calma il bilancio. C’è tempo sino alla fine di settembre prima che inizino le piogge. Nel frattempo se Renzi avrà trovato i soldi per ottobre (o novembre) potremmo stare tranquilli con l’incognita tuttavia delle stazioni metro che bastano poche gocce ad allagare. Ma quello, è un problema Atac come quello del raccordo anulare lo è di Anas. E lui, il sindaco che c’entra? Lui le idee chiare e la strategia in testa per risolvere i problemi ce l’ha, sono gli altri che non gli danno, dopo un anno, gli strumenti per lavorare bene. Non vorremmo davvero essere nei panni dello sfortunato e incompreso sindaco. Eppure c’è sempre qualche maligno che getta benzina sul fuoco e ricorda il suo celebre tweed  del 17 agosto 2013 quando perentoriamente twittava
“pronto il progetto di vera pulizia dei tombini. lavoriamo perché un acquazzone non metta in ginocchio la città bit.ly/tombini“. Parola di Ignazio Marino.

pronto il progetto di vera pulizia dei tombini. lavoriamo perché un acquazzone non metta in ginocchio la città
pronto il progetto di vera pulizia dei tombini. lavoriamo perché un acquazzone
non metta in ginocchio la città

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