Si preannuncia davvero calda l’estate per i dipendenti della Multiservizi, partecipata da Ama al 51%, che questa mattina erano in attesa di ascoltare le parole del presidente di Ama, Daniele Fortini sul futuro della società. Alcuni lavoratori hanno presidiato gli uffici della commissione Bilancio del Comune di Roma a largo Loria, dove Fortini stava per essere ascoltato mentre i lavoratori venivano controllati discretamente da alcuni agenti delle forze dell’ordine e da una macchina della Polizia municipale. Da agosto la società che si occupa in particolare di pulizie nelle scuole e nelle aree verdi di Roma, perderà la commessa che passerà alla Consip che ha evidentemente offerto condizioni contrattuali più favorevoli.
IL SINDACO GARANTISCE I POSTI DI LAVORO – Il sindaco Ignazio Marino aveva giorni fa assicurato la tutela per i 2.500 posti di lavoro a rischio, ma un rappresentante dei lavoratori ha riferito che nel corso di un tavolo tecnico svoltosi ieri in Campidoglio si è già parlato di 600/700 esuberi. Nè lasciano molte speranze le successive dichiarazioni del presidente di Ama che si è detto “costretto” a cedere il 51% perché non è ritenuta una società che presta un servizio pubblico essenziale dalla normativa vigente. Se fosse dipeso da Ama – ha aggiunto Fortini- «non avemmo ceduto questa partecipazione visto che la società è in equilibrio economico, e ha una buona reputazione, ma dobbiamo rispettare un obbligo di legge». Il procedimento che verrà adottato per cedere al mercato il 51% comporterà la cessione con valorizzazione, cioè «una gara a doppio oggetto» ha spiegato ancora, con la cessione del il 51% per almeno per 5 anni e l’ appalto di servizi cui Ama avrà bisogno al subentrante. Tra i servizi potrebbero finire nel “perimetro” della Multiservizi anche la pulizia stradale attorno ai cassonetti, alle campane e le pulizie post incidenti stradali.
DIECI MESI PER IL BANDO – Quanto ai tempi dell’assegnazione del bando Fortini ha parlato di «circa dieci mesi». Par di capire che il problema degli eventuali esuberi verrà rinviato a quella scadenza. I dipendenti degli altri due soci al 49% delle quote (Manutencoop Facility Management SPA e La Veneta Servizi SP) non dovrebbero subire conseguenze ma con la cessione della maggioranza Ama non è detto che si possano verificare sorprese. Resta il fatto che concessi o meno ai privati si tratta sempre di servizi pubblici pagati dal contribuente, anche se la legge non li ritiene essenziali.
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