Comune di Roma, obiezioni e proposte di Valeriani per il Tpl romano

«Atac ha presentato istanze di rimborso per circa 38 milioni, mentre non risultano ancora spese risorse che ammontano a 46,7 milioni» ha spiegato il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio

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La polemica tra Regione Lazio e Roma Capitale sul trasporto pubblico locale non ha ragione di esistere, visto che le due istituzioni sono impegnate sul rilancio del sistema della mobilità collettiva. Per litigare inoltre bisogna essere in due e la Regione Lazio da un anno è fortemente impegnata per Roma, non solo sul versante trasporti, ma anche per riconoscere alla Capitale d’Italia funzioni e competenze che a breve e con apposita legge saranno trasferite al Comune di Roma.

I FONDI – Malgrado la crisi economica e il pesante debito (circa un miliardo di euro solo sul capitolo del Tpl) lasciato in eredità dalla precedente amministrazione, che metteva in bilancio i fondi ma poi non li trasferiva a Roma, solo nel 2013 l’amministrazione Zingaretti ha dato circa 900 milioni di euro a Roma Capitale e ad Atac per il trasporto pubblico, mentre sono già stati deliberati dalla Giunta regionale altri 240 milioni di euro, di cui 100 relativi al 2013 e 140 per il 2014: finanziamenti certi a cui si aggiungono circa 105 milioni di euro ogni anno per il contratto di servizio con Atac sulle ferrovie ex-concesse. Quello delle risorse è un problema drammatico, che deve fare i conti con un taglio pesantissimo operato dal Governo nazionale nel 2011 e che ha ridotto il fondo da 960 agli attuali 575 milioni. Un problema che non è di oggi, ma che ora dovrebbe indurre le istituzioni del Lazio, dalla Regione ai comuni, compresa Roma Capitale, ad intraprendere una battaglia sacrosanta per vedere riconosciute a questo territorio le risorse necessarie per far sopravvivere il trasporto pubblico. In altre parole, non ha senso stare a discutere di come si suddividono le poche risorse disponibili quando tutti insieme dovremmo rivendicare una fetta più grande. È per tale motivo che la polemica tra le due istituzioni appare fuori luogo e senza prospettive.

L’IMPEGNO – Gli attuali – e pochi – 575 milioni di euro sono interamente ripartiti per i contratti di servizio con Trenitalia, Cotral e Atac. Contratti sottoscritti nel passato e che fino alla loro scadenza vanno onorati.
Nonostante un quadro  difficile, la Giunta Zingaretti è riuscita a recuperare risorse aggiuntive per quasi 300 milioni di euro sul trasporto pubblico locale, destinate soprattutto a Roma. Ma il tema centrale non è la suddivisione degli attuali finanziamenti previsti, quanto un impegno congiunto verso il Governo per ottenere maggiori contributi attraverso il riconoscimento delle prerogative e delle funzioni della Capitale. Ricordo che il 15 maggio gli assessori Civita e Improta hanno sottoscritto con i sindacati un protocollo di intesa per promuovere una stretta sinergia tra le due istituzioni e arrivare in breve tempo ad un accordo di programma sul sistema della mobilità collettiva. Anche alla luce di questo impegno considero senza senso la recente fuga in avanti dell’Amministrazione capitolina sull’emissione di nuovi titoli di viaggio validi solo nel territorio comunale e sulla carenza di risorse per interventi di manutenzione straordinaria sulle linee ferroviarie.

DECISIONI E POLEMICHE – Faccio poi notare che la decisione di introdurre nuovi titoli di viaggio non solo contrasta con le finalità dell’accordo appena sottoscritto, ma soprattutto non è una prerogativa del Campidoglio, perché rappresenta una competenza regionale. Un eventuale rinnovo del sistema tariffario e della ripartizione dei ricavi da traffico non può prescindere dal coinvolgimento di tutti i soggetti protagonisti, sia istituzioni che aziende del settore.
Un’altra polemica che si sta alimentando è quella sui fondi necessari per gli investimenti per le ferrovie ex-concesse, ovvero la Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Giardinetti. Oltre alle risorse già trasferite a Roma Capitale per il trasporto pubblico nel 2013 nel piano triennale 2009/2011 della Regione Lazio, ci sono 84,7 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria sulle ferrovie. Ma finora Atac ha presentato istanze di rimborso per circa 38 milioni di euro, mentre non risultano ancora spese risorse che ammontano a 46,7 milioni di euro, tra cui anche contributi per l’acquisto di nuovi treni sulla linea Roma-Viterbo. Perché quest’anno non sono stati ancora spesi?

PROPOSTE – In conclusione penso che occorra  chieder maggiori risorse al Governo; ristrutturare  il settore realizzando un’agenzia unica della mobilità; verificare la fattibilità per la costituzione di una società unica di gestione dell’esercizio e l’introduzione di nuove tecnologie. Tutti obiettivi che dovranno essere perseguiti insieme Regione e Comune.

Massimiliano Valeriani
Vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio

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