La Roma-Lido non si vende, ma si può concedere in project financing

L'assessore regionale ai Trasporti, Michele Civita, ha chiarito tutti i punti nel corso di una commissione Trasporti congiunta (Regione-Roma Capitale) in corso alla Pisana

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Vendere la ferrovia Roma-Lido? Non se ne parla. Ma quella linea ferroviaria potrebbe diventare una metropolitana e se qualcuno sottoporrà alla Regione Lazio un progetto di trasformazione, troverà orecchi attenti ad ascoltare. L’assessore regionale ai Trasporti, Michele Civita, ha chiarito tutti i punti nel corso di una commissione Trasporti congiunta (Regione-Roma Capitale) in corso alla Pisana. «Nessuno – ha detto-  pensa di vendere una cosa che non potremmo vendere» perché  « la Roma-Lido è di proprietà della Regione e in futuro si può vedere se darla in proprietà a Roma Capitale».

IL NODO – Ma il problema è che la legge che ha trasferito a suo tempo  le ferrovie statali alle Regioni dal 2010 non è più finanziata quindi se il Comune dovesse averne la proprietà dovrebbe affrontare i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria.  Tuttavia, la Roma-Lido potrebbe trasformarsi in una metropolitana, ma è necessario un investimento di oltre 400 milioni. Ed è proprio qui che sta l’eventuale concessione della linea in project financing a chi la rammoderni e la gestisca poi per rifarsi dell’investimento. Ovviamente Civita non ha accennato alla ventilata ipotesi dell’ingresso dei francesi nella operazione di project, ma non ha affatto negato l’eventualità.

L’IPOTESI – «Se viene qualcuno – ha detto l’assessore –  che investe risorse proprie, e ci presenta un progetto di trasformazione in metropolitana di questa tratta, possiamo prendere in considerazione l’ipotesi di affidarla in gestione». Ma a tre condizioni: «Garantire i livelli occupazionali; che non ci sia alcuno scambio con metri cubi; un rapporto positivo con Atac, che non solo ha un importante deposito ma anche un importante polo manutentivo». Poi si è schernito affermando: «In vari sono venuti a chiedere informazioni, ma non è arrivato mai un progetto». Per ora almeno, ma chissà, i cugini transalpini sono piuttosto convincenti se vedono il businness.

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