Comune di Roma, su Multiservizi una mozione dagli esiti imprevedibili

Il voto di mercoledì evidenzia lo scontro tra Giunta e Assemblea. Ma non risolve in alcun modo il nodo occupazionale

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Che valore ha la mozione approvata ieri in Consiglio all’unanimità sulla Multiservizi? Almeno per il momento la richiesta di prorogare il servizio di pulizia nelle scuole salvando i livelli occupazionali, si scontra con le indicazioni del ministero dell’Economia che impone al Campidoglio di adottare la convenzione Consip, centrale unica per gli appalti pubblici che ha individuato nella Cns la società cui affidare l’appalto, mentre della cessione del 51% delle quote di Multiservizi oggi detenute da Ama se ne parlerà almeno fra 10 mesi.

UNA MOZIONE TUTTA POLITICAQuindi il valore della mozione è strettamente politico e indica la volontà di tutto il Consiglio di tutelare i lavoratori, ma  nulla di più. Ma, c’è sempre un ma, le sorprese e le difficoltà per Marino e la sua assessora Alessandra Cattoi potrebbero aumentare se il Consiglio ‘sovrano’ decidesse di far valere le proprie prerogative. In tal caso ci si troverebbe di fronte ad un nodo inter-istituzionale che potrebbe finire nelle aule del TAR con esiti imprevedibili. Un precedente c’è, e risale al luglio del 2012: il Consiglio di Stato dopo un precedente ricorso al Tar decise che il Comune  non poteva approvare la delibera sulla vendita del 21% di Acea se prima non si fossero esaminati i circa 30mila ordini del giorno presentati dall’opposizione. Una decisione motivata da una «lesione dell’interesse dei consiglieri ad esplicare appieno le proprie funzioni, comprensive del diritto a discutere gli ordini del giorno e del successivo diritto ad esercitare il diritto di voto…»

DA OPPOSIZIONE A MAGGIORANZA – Altri tempi, altri ricorsi: allora la sinistra era minoranza e condusse una lunga battaglia per bloccare quella delibera, oggi gli oppositori di allora sono la maggioranza che sostiene l’attuale sindaco. Da notare che i rapporti fra Marino la sua maggioranza ed il Consiglio che lui non perde occasione di strigliare, non sono proprio idilliaci. E poi chi se la prende la responsabilità di buttare gente per strada anche se il Governo te lo impone? Forse la soluzione andava trovata prima, vincolando la Cns al totale rispetto dei livelli occupazionali tanto più che una sua associata, la Veneta Servizi, è già socia della Multiservizi. Non solo ma il Cns è parte del sistema Legacoop che dovrebbe essere moto sensibile alle istanze sociali. Allora sorge il dubbio che solo a livello politico si possa trovare una soluzione a questo intricato nodo, una soluzione che salvi la faccia a tutti.

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