Comune di Roma, i vigilantes di RpR e il valzer delle responsabilità

Dalla mobilità al licenziamento il passo potrebbe essere breve per gli 80 dipendenti impiegati nei campi rom, ma a Risorse Per Roma sta per cambiare il Cda

0
298

Risorse per Roma ha una lunga storia di assunzioni e di discutibili nomine dirigenziali che affonda le radici nel passato di altre amministrazioni per una società che nel 2009 aveva 265 dipendenti, balzati nel 2011 a 585 dopo il fallimento di Gemma e il riassorbimento parziale di quegli addetti più altri 150 assunti nel 2012 per coprire il Sistema Informatico Territoriale (SIT) che in precedenza era gestito proprio da Gemma e infine gli 80 vigilantes addetti oggi ai campi nomadi riassorbiti dall’Urbe (società di vigilanza fallita) nel 2013.

VERSO IL LICENZIAMENTO?Oggi proprio a questi vigilantes tocca bere l’amaro calice della mobilità e probabilmente perdere il posto di lavoro, nonostante si siano battuti tenacemente per ottenerlo. Succede anche che il consiglio di amministrazione di Rpr proprio in questo periodo vada in scadenza e debba essere urgentemente sostituito, giocoforza allora dare il via al giochino dello scaricabarile delle responsabilità perché mentre l’amministrazione fa pressioni su RpR per risolvere il problema dei futuri disoccupati, risulta invece che la società non stia facendo altro che attenersi alle disposizioni del Comune. Infatti è del 19 giugno la lettera del dipartimento delle politiche sociali a firma Ivana Bigari e Isabella Cozza indirizzata a Risorse per Roma nella quale, rispondendo ad una specifica richiesta della società in merito alla sorte del servizio prestato nei campi dagli ottanta vigilantes, è scritto testualmente «in considerazione delle risorse economiche assegnate in bilancio a questa Direzione per i servizi resi da codesta società (RpR) si informa che non è possibile il prolungamento tecnico dell’affidamento».

NON PERSE TUTTE LE SPERANZE – Forse la partita non è ancora chiusa perché la palla potrebbe rimbalzare al nuovo Cda sul quale al momento le candidature per la presidenza sarebbero almeno tre, delle quali una esterna alla società. Ormai i tempi stringono e l’ultima parola spetta al sindaco che quando si tratta di nomine, come noto, ci va molto cauto soprattutto per una società che con l’incorporazione di Roma Metropolitane diventa la terza per importanza fra le municipalizzate dopo Atac ed Ama.

RICEVI TUTTE LE NOTIZIE SU METEO ROMA DIRETTAMENTE NELLA TUA MAIL

[wpmlsubscribe list=”8″]

È SUCCESSO OGGI...