Rifiuti, soluzione ecodistretto. Ma è giallo sul progetto

Per l'Ama sarebbe tutto pronto ma l'opposizione chiede di vedere nero su bianco

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E’ il momento anzi, l’apoteosi di Marino e della sua omonima assessora Estella. Finalmente il problema dei rifiuti a Roma è risolto. Non solo, ma qualche ora fa con malcelato orgoglio  l’assessora all’ambiente dichiarava che «gestire le difficoltà e le cosiddette emergenze non deve farci sottovalutare i risultati raggiunti» perché a maggio 2014 la raccolta differenziata nei municipi che hanno avviato il nuovo modello a 5 frazioni a maggio già sfiorava il 50%. Nel municipio III si arriva al 47,3%, nel municipio VI al 50,8%, nel municipio XI al 47,1%, nel municipio XIII al 42,3%, fino al picco del 59,2% del municipio IX. Ora l’obiettivo è quello di estendere il nuovo modello in altri 5 municipi nel 2014, coinvolgendo oltre 1,8 milioni di abitanti per raggiungere il 50% di  differenziata a fine anno in tutta la città.

IL PROBLEMA DELLO SMALTIMENTO – Al di là dei giusti meriti il problema che non potrà essere risolto nell’immediato è quello dello smaltimento di tutto questo ben di Dio (si fa per dire)  che invece prevede tempi più lunghi, forse di anni. Ma ecco arrivare Ignazio che spalleggiato dal presidente dell’Ama Daniele Fortini tira fuori dal cilindro il coniglio dei due, anzi dei 4 distretti ecologici dei quali sarebbe addirittura pronto il progetto.  Miracolo del detto fatto che solo il consigliere di opposizione, ma di opposizione si badi bene,  Giovanni Quarzo non mette in discussione, ma chiede, (udite udite)  di vedere nero su bianco. Ma anche alla Pisana qualcuno vuol vederci chiaro tant’è che il presidente della Commissione Regionale all’ambiente Paluzzi ha convocato in audizione martedì alle 15,30 l’assessore Estella Marino e il presidente Fortini. Eppure questo  progetto  porterà finalmente la Capitale a chiudere il ciclo dei rifiuti liberandola dal perfido monopolista Cerroni i cui impianti non verranno più utilizzati.

IL GIALLO DEL PROGETTO – Morte al monopolista e viva l’eco distretto! Del quale tuttavia, ci duole deludere i cultori della materia, non si vede alcuna traccia se non in qualche striminzito foglio copia incolla di altre esperienze, ma  che de progetto de noantri non ha proprio niente. Infatti qui sta il dilemma: o l’ecodistretto era già nelle carte di Fortini che non ci risulta ne abbia mai realizzati a Napoli dove ha diretto Asia, oppure è stato elaborato, cotto e magnato in pochi giorni dagli ingegneri Ama, che pure in azienda non mancano, ma non sono menestrelli improvvisatori. Purtroppo siamo certi che per ora i mitici, risolutivi, innovativi e rivoluzionari (come ama dire Ignazio) eco-bla-bla-bla stiano  solo nella testa di Estella Marino e nelle esternazioni del sindaco anche perché gli esperti ci assicurano che un progetto di tal fatta richiede mesi e mesi di complessi calcoli ed elaborazioni. A meno che l’ottimismo della volontà superi ogni umano ostacolo a dispetto del pessimismo della ragione.

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