Rifiuti a Roma, anche la Regione vuole vederci chiaro

Ancora molti dubbi intorno a progetti, costi e realizzazione. Dubbi che sono alla base dell'audizione della commissione ambiente regionale che ha convocato alla Pisana per il 22 luglio Michele Civita, Estella Marino e Daniele Fortini

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Distretti ecologici e aumento della raccolta differenziata che secondo l’assessore capitolino all’ambiente ha già raggiunto in alcuni municipi il 50%, sono ormai i mantra sui quali si fonda la strategia dell’amministrazione Marino e del presidente Ama Daniele Fortini per risolvere una volta per tutte il problema dei rifiuti.

I NODI – Un problema che sta costando caro ai romani tanto che nelle previsione di bilancio 2014 in discussione all’aula Giulio Cesare l’assessore Silvia Scozzese prevede un robusto aumento della tassa sui rifiuti che dovrà compensare l’aumento dei costi. La provvidenziale chiusura di Malagrotta, attuata da Marino ma da tempo imposta dalla Unione Europea, ha sollevato dall’incubo le popolazioni della Valle Galeria ma ha comportato l’esportazione dei rifiuti da bruciare al Nord e, si ventila, addirittura alle Baleari. Se poi l’efficienza raccolta potrà essere risolta con una riorganizzazione di Ama che proprio in questi giorni Fortini sta trattando con i sindacati, il problema dello smaltimento rimane tuttora aperto e potrebbe rimanervi per molti anni. La raccolta differenziata aiuta sicuramente, sempre che venga cronometricamente organizzato il lavoro con i consorzi che si occupano di riciclare metalli, carta, plastica ed altro che sono anche una ricchezza, ma resta sempre aperto il problema dello smaltimento dell’organico, che sia pur essiccato, deve pur sempre venir bruciato in parte. Di qui l’idea dei distretti ecologici, almeno 4 di cui uno a Ponte Malmone e l’altro a Rocca Cencia, che non fungerebbero solo come punti di raccolta, ma anche da centro protetto di lavorazione dei rifiuti valorizzandone anche i contenuti energetici. Al punto di evitare il problema del percolato che ieri ha messo ancora nei guai un socio di Cerroni per la richiesta di condanna del pubblico ministero.

L’ALLARME – Se ormai è chiara la linea del Comune che vuole una totale indipendenza assoluta dal monopolio che sino a ieri ha esercitato l’ex re di Malgrotta, in Ama si teme che l’emergenza rifiuti possa ripresentarsi in autunno. Infatti i progetti per i distretti ecologici debbono essere ancora redatti in calcoli e dettagli, ma va anche stabilito dove si troveranno i soldi (dai 2 ai 400 milioni secondo Fortini) per realizzarli. Evidentemente questi dubbi sono alla base dell’audizione della commissione ambiente regionale che ha convocato alla Pisana per il 22 luglio alle 15,30 Michele Civita, assessore regionale alle Politiche del territorio, mobilità e rifiuti, Estella Marino e Daniele Fortini. Forse in quella sede si potranno avere le idee più chiare su tempi, modi e investimenti con i quali l’amministrazione capitolina, fuori dagli annunci mirabolanti, intende chiudere in futuro la questione dei rifiuti, che si badi bene, è anche di competenza della regione.

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