Non tutti sanno che il bilancio in discussione in questi giorni in Consiglio Comunale è il preventivo del 2014 cui seguirà un successivo aggiustamento. Fatto che consolidata non deve sorprendere perché è ormai prassi consolidata per molti grandi comuni, tanto che la loro la potentissima associazione, Anci, chiede che i bilanci possano essere approvati anche a settembre.
IL PRECEDENTE – Il preventivo del 2012 Alemanno lo fece approvare alla fine di quell’anno, mentre sotto la sua amministrazione era consuetudine approvarlo nella prima settimana di agosto con i consiglieri scalpitanti in vista delle prossime vacanze, ma pronti ad approvare last minute delibere che interessavano a questo o a quello senza tanto clamore. Poi l’anno scorso, con le elezioni imminenti, Alemanno si guardò bene dal far approvare il preventivo 2013 lasciando a Marino la patata bollente ed una situazione finanziaria che fu in qualche modo tamponata con l’aiuto del Governo ed il Salva Roma ter.
Così il 7 dicembre il nuovo sindaco dichiarò trionfalmente «Roma Capitale, dopo oltre un anno, esce finalmente dall’emergenza con l’approvazione del bilancio 2013, mai approvato – ma speso – della precedente amministrazione. Con più di 800 milioni di euro di disavanzo sembrava certo l’aumento delle tasse, ma così non è stato, abbiamo mantenuto l’impegno preso di fronte a tutte le romane e i romani».
E aggiungeva «l’assessore Daniela Morgante, sta già lavorando insieme ai suoi uffici con diligenza e rigore per il bene di Roma, e ci stiamo impegnando per avere una bozza del bilancio previsionale 2014 già nelle prossime settimane, così da iniziarne a discutere tra fine dicembre e inizio gennaio».
I PROBLEMI DI SEMPRE – Affermazioni temerarie a dir poco, alla luce di quanto è poi successo con un bilancio 2014 che già prevede tagli per 1110milioni e che con il piano triennale di rientro dal debito in esame dal Governo saliranno a 440 alla fine del 2016. Quanto al bilancio 2014 è evidente che verrà approvato con la tempistica di Alemanno. E’ passato poco più di un anno ma molta acqua limacciosa è scorsa sotto i ponti del Tevere e Roma combatte contro i problemi di sempre (sporcizia, traffico, manutenzione stradale e servizi pubblici da terzo mondo ecc. ecc. ecc.) talvolta aggravati.
Il che dovrebbe rendere più cauti nel perseguire la politica degli annunci per lasciare spazio alla politica, ben più remunerativa nelle urne, di un sobrio e umile fare quotidiano. Roma non ha bisogno di rivoluzioni annunciate ad ogni piè sospinto ma solo di amministratori onesti e competenti. Sull’onestà ci si sta muovendo, la competenza è ancora tutta da dimostrare.
RICEVI TUTTE LE NOTIZIE SU CAMPIDOGLIO DIRETTAMENTE NELLA TUA MAIL
[wpmlsubscribe list=”8″]