Oggi pomeriggio la statua di Giulio Cesare nell’aula del Consiglio comunale del Campidoglio ha indossato la kefiah. Almeno per qualche minuto. Il tempo del flash mob pro Palestina dei consiglieri di Sel in Assemblea capitolina, con il capogruppo Gianluca Peciola che, a seduta conclusa, ha “scalato” gli scranni della presidenza e si è arrampicato sulla base della scultura per poi mettergli indosso una fascia con i colori dello Stato palestinese.
LA RICHIESTA DI CESSATE IL FUOCO – Un’azione dimostrativa, ha spiegato lo stesso Peciola «per chiedere di cessare il fuoco da entrambe le parti. C’è un dramma umanitario a Gaza e deve terminare l’azione militare che sta compiendo Israele in modo criminale in quel territorio. Un massacro di proporzioni storiche».
LA MOZIONE DI SEL – Inoltre, ha aggiunto il capogruppo, «abbiamo anche presentato una mozione firmata da tutti e quattro i consiglieri capitolini di Sel che chiede una ferma condanna della strage compiuta da Israele e di inviare una delegazione istituzionale del Campidoglio di osservatori di pace in Israele e Cisgiordania. Bisogna ripartire dal dialogo».
L’INVITO A MARINO E AL MINISTRO DEGLI ESTERI – La mozione, secondo una nota di Sel, impegna il sindaco di Roma, Ignazio Marino, “a intervenire presso il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri affinché si adoperino per un’iniziativa immediata a livello europeo per un cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari per l’assistenza alla popolazione palestinese».
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