Comune di Roma, rifiuti: Cerroni querela Ignazio Marino

Pare che l'avvocato non abbia gradito l'ennesima uscita del primo cittadino a La7 quando ha ripetuto il solito mantra sulla chiusura di Malagrotta

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Manlio cerroni querela ignazio marino

Nel novero dei ‘poteri forti’ che Ignazio Marino si vanta di aver contrastato ci sta ovviamente l’ex re di Malagrotta Manlio Cerroni che, dopo aver recuperato la piena agibilità di tutti i suoi impianti ed in attesa di rinvio a giudizio, non perde la sua nota verve polemica, tanto che ha deciso di presentare contro il sindaco di Roma una denuncia/querela.

IL MOTIVO – Si dà il caso che l’avvocato non abbia gradito l’ennesima uscita del primo cittadino a La7 quando ha ripetuto il solito mantra della chiusura di quella discarica, massimo vanto del suo buon governo. Cerroni rimane invece convinto che quella ‘buca’ servì Roma per più di 30 anni mentre “con ingenti investimenti privati” si realizzavano impianti di fotovoltaico, eolico, una centrale turbogas, una centrale motogeneratori per trasformare il biogas derivato dai 2412 pozzi di captazione in energia elettrica fino all’impianto di metano per autotrazione (unico esemplare al mondo oltre ai tmb di Malagrotta-1 e Malagrotta-2) che lavorano a pieno regime. Insomma, pare dire l’ultraottantenne avvocato, è vero che c’era la discarica che comunque doveva essere chiusa, ma è anche vero che io ho lavorato ed investito per chiudere il ciclo industriale di smaltimento. E a proposito di termovalorizzatori cui l’assessore Estella Marino e il Presidente dell’Ama Fortini sono particolarmente ostili, segnala che il sindaco di Firenze Nardella annuncia l’avvio dei lavori per un termovalorizzatore tutto fiorentino nel 2015 su un progetto a suo tempo voluto anche da Matteo Renzi, allora sindaco. C’è anche da dire che Fortini, che quando era a Napoli si battè per il termovalorizzatore di Ponticelli mai realizzato, oggi contesta la tecnologia nipponica con la quale è stato realizzato il gassificatore di Malagrotta, eppure, dice Cerroni “i giapponesi sono maniaci ambientali al punto che hanno perfezionato in tal senso le loro tecnologie: Tokyo ha i termovalorizzatori a livello di quartieri e Osaka al Centro della città”.

ESEMPIO NEW YORK – Infine un colpo d’occhio sugli States che Marino cita spesso ad esempio. “Leggo poi sulla stampa di ieri – prosegue l’avvocato – l’incontro in Campidoglio con il sindaco di New York dove, tra l’altro, si è parlato di rifiuti ricordando che la Grande Mela 14 anni fa ha chiuso una discarica grande 4 volte Malagrotta dimenticando di dire che è stata chiusa per esaurimento di volumetrie e mancanza di spazio…(mentre) i rifiuti sono stati trasferiti in altre discariche fuori dello stato di New York (Virginia, Sud Carolina, Nord Dakota) per questioni logistiche e di spazi.” Non solo, ma oggi, la maggior parte dei rifiuti urbani residuali della Grande Mela pari a oltre 10.000 ton/giorno, vanno in una grande discarica in Pennsylvania a circa 120 km della città. Certo di qui ad arrivare alle querele ce ne vuole, anche perché Cerroni la sua vendetta l’ha pure avuta, non solo recuperando tutti i suoi impianti, ma costringendo il Campidoglio a fare i conti con le 1000 tonnellate di monnezza giornaliera che il Campidoglio vorrebbe spedire in provincia.

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