Nessun accordo sul salario accessorio anche se la trattativa tra i sindacati e l’amministrazione è durata sino all’ultimo minuto di ieri notte . È durata fino all’ultimo secondo utile prima della scadenza del 31 luglio e dell’approvazione del bilancio la trattativa tra i sindacati e l’Amministrazione capitolina per la definizione del nuovo contratto dei dipendenti del Comune di Roma.
NESSUN ACCORDO – Questa mattina o al massimo domani sarà approvato dalla Giunta lo schema redatto dal vicesindaco Luigi Nieri, titolare della delega al Personale. Nel documento verranno accolte la quasi totalità delle osservazioni dei sindacati, spiegano fonti del Campidoglio, anche se i sindacati non hanno mai avanzato alcuna proposta scritta. Dovrebbe quindi chiudersi senza accordo una trattativa durata cinque mesi ma che, almeno per i sindacati che fino all’ultimo hanno chiesto una proroga del termine.
GUERRA – Intanto i sindacati dichiarano guerra, annunciando l’impugnazione della delibera di Giunta. Per i sindacati «la vera intenzione dell’amministrazione è stata quella di usare il sindacato per avallare percorsi che taglieranno i servizi e i salari e faranno cassa sulle spalle di lavoratori e cittadini». «Abbiamo cercato il confronto – proseguono – e solo l’ostracismo dell’amministrazione che ha imposto il vincolo arbitrario del 31 luglio ha prodotto un confronto farsa, che ha visto mancare i presupposti minimi per la trattativa».
L’OCCUPAZIONE – Quindi se la Giunta sceglierà di avallare l’atto unilaterale, le organizzazioni sindacali valuteranno di agire per le vie legali e impugnare l’illegittimità applicazione di un contratto unilaterale che provocherebbe oltre che «il taglio indiscriminato dei salari dei dipendenti capitolini anche una drastica contrazione dei servizi alla cittadinanza». Detto fatto e in segno di protesta i lavoratori hanno occupato all’alba gli uffici del dipartimento Risorse Umane.
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