Presentato poche ore fa alla giunta Marino il piano industriale Ama di qui al 2017. Fra gli obiettivi il 65% di raccolta differenziata in due anni. Il tempo necessario a costruire e mettere a punto almeno l’impianto di Rocca Cencia e forse quello di Ponte Malmone. Le altre 600 mila tonnellate che arriveranno indifferenziate saranno trattate per essere riciclabili nella maggior parte dei casi. Quindi da una parte sono confermati gli obiettivi del Patto per Roma, del Piano di risanamento dei conti di Roma Capitale tenendo conto dei vincoli della spending review e delle partecipate. In proposito Fortini ha annunciato che le partecipate Ama verranno ridotte da 11 a solo 2, quelle di ausilio strategico alla realizzazione del Piano industriale. Nell”arco dei prossimi tre anni si prevedono investimenti per non meglio precisate centinaia di milioni di euro che non si comprende ancora da dove arriveranno soprattutto se Fortini si è impegnato a garantire l’equilibrio economico della società.
Un piano ambizioso che verrà messo alla prova dalla ripresa autunnale quando si potrà verificare se le misure di controllo della raccolta nei quartieri e la riduzione dell’assenteismo dei lavoratori ad oggi ancora al 15% delle presenze avranno determinato risultati convincenti. In attesa che nei prossimi due anni tutti i rifiuti vengano resi riciclabili, che è una pura chimera anche viste le esperienze delle città italiane ed europee più virtuose, continuiamo ad esportare la nostra monnezza al nord dove viene bruciata e trasformata in energia, con costi a carico, ovviamente, dei cittadini.