Niente sospensiva. E discussione nel merito fissata per il 3 dicembre. Lo ha deciso il Tar circa gli aumenti a Roma del costo dei permessi per la ztl (la zona a traffico limitato) contro cui sono stati presentati due ricorsi al Tribunale amministrativo, uno da parte di una singola cittadina e uno collettivo dal Codacons. Ieri c”era stata la discussione in camera di consiglio davanti alla II sezione del Tribunale, con le parti che hanno sostenuto che gli aumenti decisi dal Comune sono illegittimi e creano anche disparita” tra i cittadini. Per una risposta definitiva bisognera” aspettare quindi almeno tre mesi. Intanto le nuove tariffe restano in vigore.
DECISIONE RIMANDATA – “Il Tar del Lazio con la pronuncia odierna ha deciso di rimandare a dicembre la decisione sull”aumento delle tariffe per le ztl della Capitale, che al momento non sono quindi sospesi”. Cosi” il Codacons in una nota. “Il Tar vuole vederci chiaro prima di pronunciarsi definitivamente- ha affermato il presidente Carlo Rienzi- Per tale motivo diffidiamo oggi il sindaco Ignazio Marino a non applicare alcun aumento dei permessi per l”accesso alle Zone a traffico limitato di Roma fino a che il Tar non si sara” pronunciato nel merito il prossimo 3 dicembre”. “Questo perche”- ha spiegato ancora Rienzi- nel caso in cui i giudici dovessero bocciare i rincari, i cittadini che tra oggi e dicembre saranno costretti a pagare tariffe aumentate potrebbero rivalersi sull”amministrazione comunale, chiedendo il rimborso delle maggiori somme pagate, con una abnorme crescita dei costi legali per il Comune”.
LA PROTESTA DEL CODACONS – Ma sul caso è insorto il Codacons che manda un chiaro messaggio al sindaco Ignazio Marino: “Il Tar vuole vederci chiaro prima di pronunciarsi definitivamente – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Per tale motivo diffidiamo oggi il sindaco Ignazio Marino a non applicare alcun aumento dei permessi per l’accesso alle Zone a traffico limitato di Roma fino a che il Tar non si sarà pronunciato nel merito il prossimo 3 dicembre”. “Questo perché – spiega Rienzi – nel caso in cui i giudici dovessero bocciare i rincari, i cittadini che tra oggi e dicembre saranno costretti a pagare tariffe aumentate potrebbero rivalersi sull’amministrazione comunale, chiedendo il rimborso delle maggiori somme pagate, con una abnorme crescita dei costi legali per il Comune”.
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