Se Ignazio Marino è abbastanza disinvolto nei rapporti con il mondo cattolico, la sua assessora alla scuola e persona di massima fiducia Alessandra Cattoi ci va invece molto cauta. Così si affretta a rispondere al portale on line Romasociale molto vicino alla Diocesi e alla Cei che lamentava una sua intervista negata, affermando esattamente il contrario. La Cattoi questa volta risponde facendo riferimento alle interviste a Emma Ciccarelli e Gianluigi De Palo concesse appunto a Romasociale critiche nei confronti della amministrazione capitolina.
RETTE AUMENTATE – Poi entra nel merito delle questioni contestate e relative all’esenzione per il terzo figlio negli asili e di un aumento delle tasse per la scuola. «Tengo in primo luogo a precisare – risponde la Cattoi – che non stiamo parlando di alcuna tassa per la scuola, ma di un aumento delle rette degli asili nido» previste da una delibera del Consiglio del 24 luglio scorso. La revisione della tariffa per gli asili sarebbe stato “inevitabile” perché le tariffe erano ferme dal 2000. E poi, si sa, «le tariffe dei servizi pubblici vanno periodicamente aggiornate in base ai dati Istat.»
AI TEMPI DI ALEMANNO… – Anzi, l’assessora si meraviglia che tale adeguamento non sia stato effettuato ai tempi di Alemanno con Gigi De Palo assessore e precisa che quelle dei nidi di Roma restano tra le più basse d’Italia come dimostra con successivi esempi. Inoltre l’aumento «grava soprattutto sui redditi più alti, mentre è molto contenuto per i più bassi» secondo un criterio di proporzionalità che tutela le fasce più deboli. Per quanto riguarda l’esenzione per il terzo figlio è valida solo per ISEE superiori a 10.000 euro. Infine l’assessora precisa che «tutti i soldi che entreranno nelle casse comunali con la modifica delle tariffe saranno reinvestiti fino all’ultimo centesimo per migliorare un servizio, che è già eccellente…» Chiusa la polemica con i cattolici toccherebbe sentire le famiglie, ma questa è un’altra storia….
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