Comune di Roma, Medaglia nuovo ad di agenzia per la Mobilità

Un lungo curriculum ottenuto con incarichi di prestigio per il manager scelto da Marino. Deluso il Pd romano

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Carlo Maria Medaglia, professore aggregato di Fisica alla Sapienza, è il nuovo presidente e amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità. Dopo la sua nomina in Commissione il capogruppo del pd Francesco D’Ausilio si è affrettato a dichiarare che i suo partito «ha espresso parere favorevole alla nomina di Medaglia e degli altri componenti del Cda, ma questa scelta è di esclusiva responsabilità del sindaco».

DECISIONE DI MARINO E IMPROTA – Certo il sindaco tutto decide, ma in questo caso l’assessore ai trasporti Guido Improta ci deve aver messo molto di suo se si considera che Medaglia è stato collaboratore di Improta quando era sottosegretario ai Trasporti con il governo Monti, mentre da tempo collabora con lui per i progetti relativi alla mobilità sostenibile ed ai sistemi di trasporto intelligenti. Medaglia sostituisce Massimo Tabacchiera, nominato prima da Veltroni alla guida di AMA e in seguito chiamato da Alemanno per l’Agenzia, che ha già rassegnato le sue dimissioni tempo fa. Una nomina indiscutibilmente tecnica guardando al curriculum del neonominato che oltre ad aver ricoperto prestigiosi incarichi nel privato, dal 2006-2008 è stato coordinatore per il CNIPA per i gruppi di lavoro sulle tecnologie wireless e collaboratore dell’ex Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie Locali Linda Lanzillotta nell’ultimo governo Prodi. Con il Governo Monti è stato consigliere del Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo per l’innovazione digitale nell’istruzione scolastica ed universitaria, consigliere per i sistemi di trasporto intelligenti e per le nuove tecnologie appunto con Improta; con il  Governo Letta è stato membro della Segreteria Tecnica del Sottosegretario di Stato Gianluca Galletti. Fondatore di numerose aziende, oggi si appresta a ri-fondare l’Agenzia per la Mobilità con un budget ridotto ed un passato non proprio luminoso.

LA DELUSIONE DEL PD – Eppure nonostante questo curriculum trapela, sempre a mezzo D’Ausilio, la delusione del Pd che avrebbe voluto «un presidente e un amministratore delegato in possesso di una pregressa esperienza nella gestione di realtà aziendali complesse.» Che a guardare il suo curriculum pare invece che di realtà “complesse” il Medaglia se ne intenda proprio. Magari non complesse come è quella del Pd romano.

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