Ve li ricordate i 15 immobili che Atac avrebbe dovuto vendere già 3 anni fa con Alemanno per sistemare i propri conti disastrati? Allora sentendo puzzo di speculazione si mossero sinistre e comitati facendo un pò di cagnara. Oggi torna all’ordine del giorno del Campidoglio la delibera per la valorizzazione e riconversione (o dismissione) degli immobili di proprietà di Atac non strumentali al trasporto pubblico locale.
ECCO I 15 BENI – L’elenco dei beni fu redatto nel 2011 e prevedeva 15 proprietà tra cui le sottostazioni Nomentana ed Etiopia, le rimesse San Paolo e Vittoria, l’area del Centro Carni e quella di Acilia, i complessi di Portonaccio e Trastevere. Il tutto con lo stesso iter delle caserme e gli stessi programmi di intervento che saranno sottoposti a processi di partecipazione con i cittadini e poi al vaglio dell’Assemblea capitolina. Forse è questa l’unica novità ‘de sinistra’ per un provvedimento resta sempre lo stesso: due elenchi, uno (B) contenente i sette beni pronti per la valorizzazione in quanto la trasformazione è già prevista nel Piano regolatore che sono le sottostazioni Nomentana, San Paolo ed Etiopia, le due palazzine di uffici in via Tuscolana, l’area delle Cave Ardeatine e quella di via Cardinal De Luca un lotto dietro al ministero della Marina.
VARIANTE URBANISTICA – L’altro elenco (A) con i restanti 8 spazi per cui bisognerà prima approvare la variante urbanistica che riguarderà le centralissime ex rimesse di Portonaccio, Trastevere, le rimesse di piazza Bainsizza, piazza Ragusa e San Paolo, fino alle aree di Garbatella (destinata a Roma Tre, ma l’ateneo avrebbe cambiato idea), del Centro carni a via Severini e di Acilia dove verrà realizzato un parcheggio di scambio. Mentre questi immobili da anni giacciono abbandonati, non ultime le rimesse di p.zza Ragusa e Bainsizza, la delibera rettifica quella del lontano giugno del 2011 e arrivata stamattina alla commissione Bilancio. Mentre ci vorranno anni per mettere in vendita o realizzare qualcosa, il presidente della commissione Alfredo Ferrari ci rassicura dichiarando l’intenzione intraprendere lo stesso percorso anche per Ama e per i beni del Demanio. Qualche dubbio, ma non sui tempi, ha avanzato la vicepresidente della commissione, Gemma Azuni (Sel) che vorrebbe avere qualche dato sui progetti di Atac e del Comune, sempre che già esistano.
[form_mailup5q]