Comune di Roma, Farmacap sempre in perdita e niente privatizzazione

Per i 5Stelle è l’unico caso al mondo in cui l’attività di farmacie (su tutto il territorio della città) non porti alcun profitto

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Da una nota del gruppo capitolino di 5Stelle apprendiamo che in Commissione Politiche sociali e della Sanità si è svolta ieri l’audizione del commissario straordinario di Farmacap, Francesco Alvaro.

IL RUOLO – Per intenderci Farmcap è quella società del comune che gestisce 44 farmacie e che dopo aver faticosamente presentato i bilanci degli ultimi anni ha accumulato un buco di 15 milioni. In origine Farmacp aveva anche un ruolo sociale sul quale anche questa volta il Commissario ha insistito giusto perché il Comune ne mantenga il 100% delle quote. Se poi la si vuole trasformare in una spa ben venga, purché le quote non vengano cedute ai privati o si provveda a cederla o smantellarla per intero. Una linea sostenuta a spada tratta da Francesco D’ausilio (Pd), Erica Battaglia (Sel), ed anche da Di Noi (Mov. Cantiere Italia).

NIENTE PRIVATIZZAZIONE – Quindi niente privatizzazione, seppure anche in Giunta era stata a suo tempo ventilata, si sostiene la linea tracciata dal commissario straordinario, sulla privatizzazione delle 44 farmacie e dei servizi sociali annessi, che ad oggi sono ancora di proprietà di Roma Capitale. Una posizione che non soddisfa i grillini che avrebbero voluto vederci chiaro sulle cause che hanno portato la società Farmacap ad accumulare un debito milionario. Ma pare invece che la maggioranza, sposando la tesi del commissario intenda “dare valore” a questa società decotta.
Per i 5Stelle Farmacap è l’unico caso al mondo in cui l’attività di farmacie (su tutto il territorio della città) non porti alcun profitto anzi addirittura sia in perdita, mentre le farmacie private, semplici società a responsabilità limitata, fatturano milioni di euro all’anno. Dopo di che anche i grillino sono contrari alla privatizzazione e pensano che basterebbe un intervento dell’Amministrazione «che sia capace di dotarsi di un organigramma formato da manager con consolidata esperienza nel settore e, dove sia possibile, utilizzare al massimo l’esperienza dei dipendenti e di coloro che hanno maturato esperienze pluriennali all’interno dell’azienda». Insomma, più efficienza e nuovo manico di governo che dovrebbero a loro avviso rivitalizzare una gestione che in tanti anni ha solo macinato perdite. Che non era esattamente il pensiero del commissario alla spendi review Cottarelli da recentemente defenestrato da Renzi e comunque cozza con quel principio del dimagramento delle municipalizzate che prima o poi il governo dovrà rendere operativo.

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