Nel giorno in cui si chiude la prima fase del Sinodo sulla famiglia il sindaco Ignazio Marino ha “unito” 16 coppie omosessuali. Ha trascritto le loro nozze all’estero sul registro comunale della capitale. Il caso di Marilena e Laura, e dei loro bambini, è il primo a Roma, capitale d’Italia e sede della Chiesa cristiana. Il loro matrimonio contratto all’estero nel 2009 ha dato il via tra commozione e applausi alla prima trascrizione pubblica. Insieme a loro 16 coppie di gay e lesbiche che hanno regolarmente contratto matrimonio all’estero. “Stiamo insieme da 18 anni- ci tengono a far sapere sorridenti Marilena e Laura, entrambe con un bambino in braccio – Oggi è davvero una giornata di grandisisma civiltà e di rispetto per le nostre vite e la nostra famiglia. Una giornata storica” – hanno detto davanti a flash e telecamere.
MARINO SODDISFATTO – Il sindaco Marino ha ribadito soddisfatto che “Oggi è una giornata speciale per queste coppie ma anche per Roma. Ma ora bisogna ancora fare tanta strada per fare in modo che questa giornata diventi normale”. Grande festa tra i sostenitori del sindaco e nel mondo omosessuale. In piazza del campidoglio rappresentanti del Gay center hanno mostrato la loro gioia e manifestato contro la presenza di Alfano e altre forze del centrodestra giunte in Campidoglio per protestare contro l’iniziativa del primo cittadino. In piazza con il ministro Alfano anche la parlamentare Roberta Angelilli che ha sottolineato le difficoltà di accesso a una piazza del campidoglio completamente blindata per l’occasione. Annunciata anche una interrogazione parlamentare.
TUONA LA DIOCESI – Se gli apprezzamenti, giunti anche dalle forze della maggioranza e dai presidenti dei municipi come il IX non sono mancati, la critica più forte è arrivata dalla Diocesi di Roma che dopo la fortissima presa di posizione delle scorse settimane contro il sindaco Marino, oggi sul suo inserto Romasette ha bollato quella di marino come “Una scelta ideologica, che certifica un affronto istituzionale senza precedenti” basato su una “mistificazione sostenuta a livello mediatico e politico”. Quanto al percorso che effettivamente potrà fare questa iniziativa del sindaco Marino, ancora non è chiaro se l’iscrizione sul registro comunale potrà avere effetto o verrà effettivamente bloccata dal Prefetto di Roma Pecoraro. A chi ipotizzava una bocciatura da parte della prefettura il sindaco ha risposto: “Io farò quello che indica la legge, ma chiederò un parere legale per comprendere la legittimità di un eventuale annullamento da parte del prefetto. Io faccio il mio lavoro e difendo da sindaco i diritti dei cittadini. Il prefetto, naturalmente, ha tutto il diritto di opporsi a queste dichiarazioni d’amore”. Ma, amore o no, la risposta del Prefetto è prontamente arrivata dopo l’ora di pranzo, con una nota chiarissima:”Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, appresa la notizia dell’avvenuta trascrizione dei 16 matrimoni tra coppie gay da parte del Sindaco di Roma Ignazio Marino, ha comunicato che inviterà immediatamente il sindaco alla cancellazione di tali trascrizioni. Ove non dovesse procedervi provvederà all’annullamento delle stesse secondo le prescrizioni di legge”.
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