Roma è in testa alla triste classifica delle città italiane in cui si verificano il maggior numero di incidenti stradali: nel 2013 ce ne sono stai 12.974. E’ quanto emerge dall’indagine Aci-Istat presentata questa mattina nella Capitale. Quelli mortali sono stati A Roma 101 e il GRA è una delle strade con la maggiore densità di incidenti in Italia. Nel tratto all’altezza di Portonaccio il tasso è di 14,6 incidenti per chilometro, ma le altre strade ad alto rischio sono la via Pontina (7,8), la via Appia (7,6), la via Aurelia (7), ma anche la via Cassia in direzione Viterbo, e poi via Flaminia e via Salaria.
STRADE PIU’ PERICOLOSE – Per quanto riguarda i veicoli a due ruote, le strade più pericolose risultano la via Casilina con 7 incidenti nel 2013, la via Appia con 5 e la via Cassia 4. Nel Lazio, infine, nel 2013 sono rimasti coinvolti in incidenti 97 ciclisti, ma sopratutto sono stati 39 i pedoni uccisi che pongono la Capitale al primo posto nella graduatoria. Dato, soprattutto quest’ultimo che preoccupa l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Guido Improta che invoca «un cambio culturale e nelle abitudini dei cittadini.» Infatti «l’esasperazione legata all’alto tasso di motorizzazione, quella per l’occupazione dello spazio fisico e la velocità dei tempi di percorrenza generano conseguenze evidenti e talvolta drammatiche sulle strade della Capitale.»
IL PIANO DEL TRASPORTO – Nel piano generale del trasporto urbano (Pgtu) viene risecata grande attenzione al tema della sicurezza stradale «con l’obiettivo di rispettare l’impegno con la Ue di dimezzare, nel 2020, i morti sulle strade rispetto al 2012.» L’assessore ha quindi citato l’istituzione della Consulta cittadina sulla sicurezza stradale e la proposta di delibera presentata insieme al consigliere del Pd, Dario Nanni che prevedono l’adesione di Roma alla proposta di legge per l’introduzione del reato di omicidio stradale, l’installazione della scatola nera sui veicoli, la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati, di percorsi ciclabili su strada, ciclovie e la graduale sostituzione dei guardrail.
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