Comune di Roma, per il segretario Pd Marino resta sino alla fine

Lionello Cosentino segretario del Pd romano getta acqua sul fuoco delle polemiche degli ultimi giorni sul Campidoglio

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Se qualcuno si illudeva sappia che Ignazio Marino arriverà a fine consiliatura, così afferma gettando acqua sul fuoco  Lionello Cosentino  segretario del Pd romano, intervenendo a ”Effetto giorno”, su Radio24.  A condizione che faccia « poche cose utili» fra le quali pagare le multe. Poi «ci mettiamo tutti assieme a lavorare sui problemi veri di Roma, e non sulle polemiche tra partiti e le strumentalizzazioni.»

LA LINEA DEL SEGRETARIO – Una linea che probabilmente il segretario tenterà di far passare alla riunione prevista per domani sera dei Democratici capitolini. A difesa del sindaco Cosentino  ricorda che Marino «ha fatto tante cose buone ma la verità vera, che vale per il sindaco,  vale per il Pd e  per tutti i cittadini è che c’è un nodo, una crisi, una difficoltà di vivere, di arrivare alla fine del mese nei quartieri di periferia della città. Roma non ce la fa più.» Immancabile l’invito allo “scatto” ” non solo del sindaco, ma «anche del ceto politico, delle forze politiche, della classe dirigente di questa città» altrimenti non se ne esce. In caso contrario, prosegue Cosentino «non dico che altrimenti bisogna tornare alle urne, perché penso che con ottimismo bisogna affrontare i problemi e risolverli, poi è ovvio, se non ci riusciremo saranno i cittadini a decidere diversamente, ma il nostro dovere» prosegue «oggi è stare lì in mezzo a quelle periferie, alla gente che protesta, e trovare delle soluzioni.» Insomma @Ignazio stai sereno”, per parafrasare il famoso tweet di Renzi all’allora presidente del consiglio Enrico letta.

LEGISLATURA FINO AL 2018 – Evidentemente il Pd romano avverte la possibilità che Matteo chiuda la legislatura dopo gli accordi di ieri con Berlusconi al Nazareno nè, in caso contrario è pronto ad una tornata elettorale anticipata che potrebbe portarlo allo sbaraglio. Tocca guadagnar tempo. Tanto che nemmeno più viene usata la formula “cambio di passo” invocata sino a poco tempo fa quando il partito chiedeva un rimpasto di giunta come segno tangibile di una svolta. Sempre oggi più battaglieri erano di toni del coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo il quale in aula Giulio Cesare, fra gli applausi della opposizione, ha chiesto al sindaco di venire a riferire in Consiglio sulla vicenda delle multe. «Non parlo da coordinatore – ha detto- ma da consigliere del Partito democratico: quanto accaduto negli scorsi giorni richiede dei chiarimenti, quindi come gruppo Pd chiediamo al sindaco di venire a riferire in Aula.» Aggiungendo  «Su questa vicenda  alcune cose sono chiare, altre meno…» Singolare il fatto che tale proposta, avanzata nel corso di una sessione consiliare piuttosto agitata, venga fatta da Panecaldo anziché dalla capo gruppo di fresca nomina Giulia Tempesta. Segno evidente che l’embrassons nuos proposto da Cosentino non avrà vita facile alla direzione del Pd capitolino di domani.

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