Comune di Roma, il Pd si arrabbia e mette alle corde Marino

Cosnetino: «È arrivato il tempo di un cambio dell'agenda politica». Rita Cutini in bilico

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Sarà l’aggravarsi delle contraddizioni esplosive di questa città, sarà il tentativo di prendere per i capelli una situazione politica compromessa che rischia di penalizzare il Pd o lo scatto d’orgoglio di un partito alle corde, fatto sta che la direzione del Pd cittadino che si va svolgendo in queste ore al Nazareno non è affatto tranquilla. Anzi si profila una posizione molto dura di questo partito nei confronti del sindaco Ignazio Marino. Così è almeno nel leggere le prime affermazioni del segretario Lionello Cosentino che già parla di imporre una diversa linea al sindaco.

L’ATTACCO DEL PD – «La prima correzione che voglio proporre prima al Pd e poi al sindaco e alla giunta – ha detto Cosentino-  è che è arrivato il tempo di un cambio dell’agenda politica, di una diversa interpretazione delle priorità di fronte a noi.» Riferendosi alla situazione esplosiva delle periferie è stato poi estremamente chiaro «sarebbe un peccato se il Pd rimanesse un partito attento solo alla buona amministrazione, ai problemi del centro storico e non vedesse un disagio sociale ed economico che è così forte.»

IL PARADOSSO – Non è mancata nemmeno la  stoccata a Marino: «Ieri ho visto un paradosso: mentre il sindaco  era  Londra, il Consiglio comunale  minacciava di riunirsi oltre mezzanotte per discutere sulle multe, e quanto stava succedendo a Tor Sapienza. Mai c’è stata distanza più ampia di un ceto politico che non riesce a capire le priorità.» A proposito sulle multe non ha usato parafrasi  ma ha invitato il sindaco a pagarle punto e basta per «non  prestare il fianco a una speculazione così dura e forte rispetto a quello che veramente accade.» Entrando nel merito delle vicende del suo gruppo consiliare ha chiesto di decidere presto chi sarà il nuovo capo, visto che quella nominata pro tempore, la vice di D’ausilio Giulia Tempesta, ha rassegnato le dimissioni proprio questa mattina prima della direzione. « Mi fido totalmente della  capacità di decisione dei nostri consiglieri – ha detto Cosentino- ma non trascinatela troppo per le lunghe: scegliete un capogruppo che abbia l”autorevolezza e la capacità di parlare a tutti, e non sia il frutto di compromessi.»

RITA CUTINI IN BILICO – Nel corso della direzione si sono levate anche voci che richiamano alle responsabilità della giunta per la crisi sociale che investe le periferie. E’ il caso di Khalid Chaouki, deputato Pd e responsabile Immigrazione del partito a Roma che ha chiesto direttamente  al sindaco le dimissioni  dell’assessore assessore al sociale  Rita Cutini. «Nulla di personale contro l’amica Rita – ha detto fra gli applausi della platea-  però ci sono chiarissime negligenze, chiarissime mancanze da parte sua.»

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