Sarà un rimpasto ”soft”. Due o tre persone – come spiega l’agenzia Dire – come l’assessore alle Politiche sociali, Rita Cutini, per prima, poi l’assessore all’Ambiente, Estella Marino, e infine forse quello alla Scuola, Alessandra Cattoi (anche se sembra per noi davvero improbabile) mentre l’opposizione al di là delle grida sembra piuttosto fragile e la maggioranza scoordinata. Luca Pancalli in base a come andrà la questione della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, a cui il suo nome potrebbe essere legato con una uscita concordata dalla Giunta. Nessun cambio, invece, per il vicesindaco.
CAMBIO AL 50 PER CENTO – In più un rimescolamento delle deleghe corposo in modo tale che alla fine il 50% circa degli assessorati cambi padrone. Sembra essere questo lo schema a cui deve lavorare il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e di cui si è parlato anche con il vice segretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini, durante il colloquio di oggi con il numero due del Nazareno Guerini. “Per la verità dai vertici nazionali del partito- spiegano dal Campidoglio – non è arrivata nessuna richiesta specifica di nomi e cognomi da cambiare” ma solo la forte richiesta di una “inversione di tendenza nel rapporto con il gruppo capitolino” che passi anche, inevitabilmente, da una nuova agenda che sposti l’attenzione sui temi caldi delle periferie e del decoro.
I NOMI NUOVI – I nomi ”nuovi” potrebbero quindi arrivare proprio dal Pd, con quelli di Fabrizio Panecaldo, Mirko Coratti e Michela De Biase ancora tra i più gettonati, come da mesi si dice. Ma altre candidature potrebbero arrivare da fuori del Campidoglio. Al rimpasto Marino penserà nei prossimi giorni insieme ai suoi più stretti collaboratori. I tempi saranno brevi.
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