Rimpasto, lavori in corso. La vice prefetto Vaccaro in pole per il Sociale

Paolo Masini potrebbe assumere parte delle deleghe di Pancalli, mentre Alessandra Cattoi resterebbe al suo posto

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Si dice che il sindaco Ignazio Marino stia compulsando con scrupolosa diligenza, come suo solito, una pila di curriculum per trovare i due assessori che sostituiscano il dimissionario Luca Pancalli allo sport e la dinissionabile Rita Cutini al Sociale. Un sistema pratico, quello del sindaco, che avrebbe il merito di non subire le pressioni delle varie fazioni, correnti e rivoletti della sua maggioranza di sinistra.

NOMI SCRITTI E BRUCIATI – In questi giorni circola sui giornaloni romani il toto assessore che finisce per alimentare illusioni, ma soprattutto per bruciare i nomi di chi potrebbe pure avere la ventura di capitare in giunta. Per quanto ci riguarda, lungi dal partecipare a questo giochetto, ci sentiamo tuttavia in dovere di segnalare la visita non tanto furtiva di giovedì al sindaco chirurgo, di una funzionaria della nostra prefettura. Parliamo della Clara Vaccaro prefetto vicario dirigente dell’area ordine pubblico che qualche quotidiano dava già per certa sulla poltrona di Rita Cutini al sociale. Avvocato, ha ricoperto molte funzioni importanti presso la stessa prefettura fra le quali la dirigenza della protezione Civile, le relazioni con il pubblico e l’ufficio stampa. Insomma una donna dello Stato che per le funzioni ricoperte può vantare una solida esperienza e capacità direzionale e coprire quella quota rosa che Rita Cutini lascerebbe libera.

DOPO LA CUTINI – Le novità non finirebbero qui perché all’attuale assessore ai lavori pubblici Paolo Masini verrebbero affidate in parte le deleghe che furono di Pancalli, ma oltre allo sport si dovrebbe occupare di turismo e qualità della vita lasciando ad altri, forse a Pucci attuale responsabile per le grandi opere, la delega ai lavori pubblici. Alessandrà Cattoi, contrariamente alle voci dei giorni scorsi, manterrebbe la Scuola. Resta aperto il discorso, o delega che sia, alle periferie che attualmente è in carico a Masini: se il sindaco l’assumesse direttamente sarebbe un segnale di svolta.

ESPRESSO E REPUBBLICA – Il fatto che una pubblicazione di sinistra quale l’Espresso titoli parlando di Roma “la grande tristezza” e che Repubblica attacchi il bilancio fallimentare della Capitale pagato da tutt’Italia, non rappresentano per il sindaco segnali rassicuranti perché la benevolenza sino ad oggi dimostrata dal Governo potrebbe avere un limite. Ragione di più per dare un segnale che vada oltre la retorica di frasi vuote quali “cambio di passo”, “svolte epocali” e rivoluzioni varie che poco hanno a che fare con disagi, degrado e mancanza di servizi che stanno trasformando in veri e propri suburbi quelle periferie dove vive il 70% dei romani.

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