Mafia Capitale, Prestipino: rapporti con ‘Ndrangheta (VIDEO) e reciproco rispetto

Continuano le dichiarazioni del procuratore capo di Roma Pignatone e dell'aggiunto Prestipino alla Commissione Antimafia

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“Pezzi di ‘Ndrangheta importanti e di Mafia Capitale si sono reciprocamente riconosciuti e rispettati”. Così il procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino, in audizione alla commissione Antimafia alla quale ha preso parte ed è intervenuto il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone. Prestipino spiega che ad esempio che nel 2008 due persone della coop di Buzzi vengono accreditate presso la famiglia Mancuso, attraverso il canale dei Piromalli.

RISPETTO RECIPROCO – Successivamente, aggiunge, c’è stato lo “scambio reciproco” con l’affidamento a una persona dell’appalto per le pulizie dell’Esquilino. Per cui, spiega Prestipino, quando Carminati commenta la nomina di Pignatone alla Procura di Roma da parte del Csm e dice che “questo non si fa ingloba dalla politica” e che “ha accappottato tutto in Calabria”, non lo dice come una battuta, ma con cognizione dei fatti. Perché è caratteristico di un’organizzazione avere una propria intelligence”. Quanto ai rapporti con le imprese e alla gestione delle dinamiche interne, Prestipino ha specificato che “Carminati e i suoi si pongono con un approccio identico, anche dal punto di vista della terminologia, a quello delle mafie tradizionali” il cui “schema viene attuato a Roma, dove qualche imprenditore per ottenere protezione si rivolge a Carminati. Questo concede la sua protezione ma chiede qualche cosa”.

VECCHIA E NUOVA GIUNTA – “C’è poi una trasversalità esterna – ha poi detto Pignatone sul fenomeno della criminalità romana – visto che quella mafia si rapporta, seppure in modo diverso con le due giunte”. Anche nella giunta Marino “rimane la presenza pesante di Buzzi e del mondo delle cooperative che si caratterizza con tentativi di corruzione anche della nuova amministrazione. Non solo assessori e consiglieri ma tutta la burocrazia comunale che a Roma ha dimensioni enormi. Carminati e Buzzi erano tranquilli sull’esito delle elezioni. La loro prima preferenza era la continuazione “dell’amministrazione Alemanno ma erano in ogni caso tranquilli. Vantavano agganci anche qui”.

GARE DI COMUNE E REGIONE – Tra le ultime notizie emerse dalla audizione di questa mattina, anche quelle sulle gare fermate o sospese dopo l’emersione dell’inchiesta. “Ieri il Comune ha sospeso, non so se abbia poi annullato, una gara in corso per l’Ater, di 25 milioni di euro, perché qui si profilava l’aggiudicazione del solito Buzzi”. Così il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, parlando in audizione in commissione antimafia a San Macuto. Pignatone ricorda che anche il presidente della regione Zingaretti ha revocato un appalto per 60 milioni di euro per il Cup e di cui era beneficiario Buzzi.

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