Punti Verde, la replica di Marroni e la risposta di Cinque Quotidiano

L’onorevole risponde alla pubblicazione di un nostro articolo

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Marroni

A seguito della pubblicazione ieri del nostro articolo (Mafia Capitale, Marroni tirato in ballo si difende con i Punti Verde) sui punti verdi qualità riportiamo quando pubblicato dall’on. Umberto Marroni già capogruppo del Pd in Consiglio con l’amministrazione Alemanno, sulla sua pagina Facebook

LA REPLICA – “Personalmente fui sempre contrario al meccanismo dei Punti Verdi Qualità fin dall’inizio dai tempi di Rutelli e Veltroni. Non mi convincevano le funzioni così pesanti in aree verdi previste da quelle delibere, che se non ricordo male non votai. Poi, al contrario di quanto afferma Cinque Quotidiano, ho duramente condannato il meccanismo ‘bancomat’ o come dissi anche in Consiglio e nelle riunioni un rischio di ‘furto senza scasso’ delle fideiussioni a carico del Comune e denunciato il rischio di un buco di bilancio e l’eccessivo protagonismo di Antonio Lucarelli. Tutto documentato. Sull’intreccio con ambienti legati alla criminalità ed estremismo di destra l’avevamo anch’esso denunciato. È per questo che bisogna fare piena luce. Quindi non capisco tono polemico dell’articolo nei miei confronti, anche perché non fui l’unico a denunciare vicenda PVQ dell’allora gruppo PD, dovrebbe invece essere contento di questa nostra denuncia di allora, seppur considerata da lui parziale e ancor più contento della richiesta forte oggi di fare piena luce su questa storiaccia. Anzi se ha delle notizie aggiuntive fa bene a pubblicarle”.

LA RISPOTA DEL DIRETTORE EDITORIALE – “L’onorevole Marroni che, sia ben chiaro, non attacchiamo personalmente, rivendica una opposizione al meccanismo dei PVQ che di fatto può essere avvenuta sporadicamente ma che non si è mai manifestata con atti pubblici di denuncia, né ha mai coinciso con la richiesta di trasparenza altrimenti non si sarebbe mai arrivati a costituire 5 inutili commissioni di scopo, mentre la stessa commissione consiliare sulla trasparenza degli atti non ha mai esaminato né richiesto una relazione esaustiva sull’argomento. Sino a quando con la giunta Marino ci si è accorti che il gravissimo problema documentato dalla relazione dell’ultimo responsabile della quarta commissione di scopo, il dott. Serra dirigente interno al Comune, La nostra opinione è che, fatte salvi gli interventi di Marroni che poco eco hanno avuto, dal 2009 tutta la vicenda non solo abbia percorso strade oscure ed imperscrutabili, ma con il generale consenso consociativo di tutte le forze politiche. In quell’anno era già chiaro che molti lavori per i PVQ dovevano essere completati, ma era anche chiaro che un fiume di danaro stava correndo sotto l’ala fideiussoria del Comune. Quindi anziché fermare per un attimo la macchina mangiasoldi e verificarne il funzionamento si provvedeva a versarne ancora altri, e non spiccioli. Senza addentrarci nella marea delle carte basti citare il verbale n.76 della seduta pubblica del Consiglio del 17 novembre 2009 sulla delibera di Giunta 101. Presieduta da Marco Pomarici erano presenti i seguenti consiglieri Angelini Roberto, Aurigemma Antonio, Berruti Maurizio, Bianconi Patrizio, Cantiani Roberto, Casciani Gilberto, Ciardi Giuseppe, Cochi Alessandro, DeMicheli Francesco, De Priamo Andrea, Di Cosimo Marco, Fioretti Pierluigi, Gasperini Dino, Gazzellone Antonio, Guidi Federico, Piccolo Samuele, Rocca Federico, Rossin Dario, Storace Francesco, Torre Antonino, Tredicine Giordano, Vannini Scatoli Alessandro e Visconti Marco. Partecipano alla seduta, ai sensi dell’art. 46 del Regolamento, gli Assessori Corsini Marco, De Lillo Fabio e Ghera Fabrizio. La proposta fu approvata con 27 voti favorevoli e l’astensione dei Consiglieri Angelini e Torre. Ma alla votazione parteciparono Angelini, Aurigemma, Berruti, Cantiani, Ciardi, Cochi, De Luca A., De Micheli, De Priamo, Fioretti, Gasperini, Gazzellone Mennuni, Mollicone, Nanni, Parsi, Piccolo, Pomarici, Rocca, Rossin, Santori, Siclari, Storace, Torre, Tredicine, Vannini Scatoli, Visconti, ma anche Marroni e Masini che evidentemente erano rientrati in aula successivamente. Allora per i PVQ si deliberò e citiamo testualmente “di incrementare di Euro 220.000.000,00 il valore complessivo del plafond dei finanziamenti assistibili da garanzia fideiussoria comunale di cui alla Convenzione stipulata con Banca di Credito Cooperativo di Roma Soc. Coop. a r.l. in data 22 febbraio 2007 in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 149 del 14 ottobre 2006 avente ad oggetto: Autorizzazione al rilascio della garanzia fideiussoria per favorire da parte dei concessionari comunali l’accesso al credito per la realizzazione e riqualificazione di Punti Verdi Polifunzionali; di prorogare la validità della suddetta Convenzione per un ulteriore triennio a decorrere dalla esecutività del presente atto nel rispetto dei termini, condizioni e modalità che regolano la Convenzione stessa, così come deliberata dal Consiglio Comunale con atto n. 149/2007.”
Che detta in soldoni significava caricare il bancomat, come dice l’on Marroni, di altri 220 milioni oltre ai 180 sino ad allora garantiti dal Campidoglio. Secondo la relazione Serra il comune sarebbe ancora esposto con fideiussione per almeno per 300 milioni, mentre è noto che molti concessionari non rifondono più le rate di mutuo contratto addirittura da due anni. Cifre da capogiro che riescono a far impallidire i 90 milioni di concessioni e appalti alle coop sociali, sui quali il duo Buzzi/Carminati avrebbe lucrato corrosivamente per almeno 8 anni”.
Giuliano Longo

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