Impegno a salvaguardare i posti di lavoro della Cooperativa 29 giugno. Legacoop, insieme al Cns (Consorzio nazionale Servizi), ha incontrato i nuovi rappresentanti legali delle cooperative del gruppo “29 Giugno” nominati dal Tribunale. Nell’incontro, avvenuto “in un clima di reciproca collaborazione”, e’ stato espresso l’impegno – informa Legacoop in una nota – di salvaguardare i posti di lavoro e i servizi che le imprese, coinvolte dalle indagini a causa dell’operato dei loro dirigenti, svolgono per la citta’. I nuovi rappresentanti legali hanno informato Legacoop che per il Tribunale c’e’ perfetta continuita’ lavorativa e che quindi il lavoro delle cooperative continua in tutti i servizi in cui sono presenti.
LAVORO DI QUALITA’ – “Non e’ in discussione la qualita’ e il lavoro svolto dalla cooperativa che deve continuare. Gli ex dirigenti faranno i conti con la giustizia, le cooperative andranno avanti. Legacoop si e’ messa a disposizione dei nuovi rappresentanti legali per dare la massima collaborazione in questa fase delicata di riorganizzazione delle imprese”, afferma Legacoop che ha poi ricordato come “autonomia vuol dire anche affrontare il tema del finanziamento dei partiti, riteniamo che non sia piu’ oppurtuno proseguire queste azioni che per quanto lecite si prestano a strumentalizzazioni. Legacoop quindi si asterra’ da qualsiasi tipo di finanziamento a partiti politici e da’ indicazioni alle cooperative di seguire lo stesso comportamento”.
BUZZI AL RIESAME – Dal lato suo, l’ex numero uno di Cooperativa 29 giugno Salvatore Buzzi ha parlato di fronte al Tribunale del Riesame spiegando l’origine del suo rapporto con Carminati: dopo un primo incrocio nel 1980 in carcere “Ho incontrato Massimo Carminati per la prima volta nel 2012. Non abbiamo commesso alcun illecito” – ha spiegato Buzzi – “Qui non è questione di mondo di sotto ma di destra e di sinistra. Io ho vinto appalti già quando in Campidoglio il sindaco era Francesco Rutelli”.
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