Il web, come noto, è pazzerello e pretendere di assegnare validità scientifica a una rilevazione on line senza le debiti iscrizioni e certificazioni dei votanti, risulta impossibile. Sempre che i sondaggi, quelli veri, raggiungano risultati “scientificamente” attendibili. Così succede che una semplice rilevazione, la nostra appunto, finisca per scatenare una sorta di competizione fra i fan dei personaggi famosi che meglio sanno muoversi sulla rete e sui social network .
LA COMPETIZIONE – Parliamo dell’imprenditore Alfio Marchini, ma soprattutto del giovane Matteo Salvini che si appresta a organizzare una sua lista su Roma che lancerà il prossimo 28 febbraio con una manifestazione pubblica addirittura a piazza del Popolo, e questa è già una notizia. Inutile soffermarci sulle tecniche che hanno consentito di ottenere su cinquequotidiano.it qualcosa come 37.151 click, così ci è parso utile per la serietà della nostra testata, scremare il risultato dai doppioni, talora triploni e quadruploni di voto, nonché dei votanti al di fuori della città di Roma. Abbiamo così ottenuto il risultato, comunque rilevante, di 11.373 votanti effettivi. Approfondendo l’analisi abbiamo stabilito la seguente graduatoria:
LA CLASSIFICA – Marchini 4420 voti validi pari al 38,7%, Marino 3963 parli al 34,9%, Salvini 1997 pari al 17,6%, 5Stelle 512 ovvero 4,5%, Meloni 413 pari al 3,7% e in ultima posizione il prefetto Pecoraro, che probabilmente non ha mai pensato di candidarsi ad alcunché, con i suoi 68 voti pari allo 0,6%. Già ci ronzano nelle orecchie i boatos di contestazioni per i risultati di questa consultazione, ma a prescindere da ogni validità scientifica e limitandoci agli oltre 11.000 votanti effettivi, qualche valutazione politica ci sentiamo di farla. Il fatto che Alfio Marchini possa divenire l’eventuale competitor del riconfermato sindaco Ignazio non appare una novità sconvolgente.
LA VERA NOVITÀ – Mentre la vera novità è che il nome di Salvini (con una sua lista) potrebbe rappresentare il terzo incomodo nella competizione per il Campidoglio. Anche questo, dato non sconvolgente se si considera la crescita della popolarità di Matteo confermata dai sondaggi, quelli veri. Ma c’è di più, perché il risultato di Giorgia Meloni potrebbe confermare il progressivo sfaldamento di quel blocco di destra che ha sostenuto Alemanno nella recente campagna elettorale, con un progressivo trasferimento di consensi da destra sul giovane leghista che intende trapiantarsi a Roma. Fantascienza, dirà qualcuno, soprattutto valutando il risultato dei grillini sicuramente sottostimato, ma che troverebbe conferma dal fiume di richieste di ex An, Pdl, Forza Italia e quant’altro per salire sul carro di Salvini. Certo, molta acqua ha ancora da scorrere sotto i ponti perché potrebbe sfumare la possibilità, (da alcuni invocata), di elezioni anticipate per il Comune di Roma. Eventualità forse legata agli esiti del bailamme politico dei prossimi mesi dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano. E poi va detto che Marino pare rafforzato nel suo ruolo di integerrimo difensore della legalità additato addirittura ad esempio (pochi giorni fa dalla Stampa di Torino) per tutto il Pd nazionale. Certamente Salvini è oggi un brand di sicuro appeal, ma tocca vedere chi potrebbe scegliere quale eventuale candidato alla poltrona di sindaco della Capitale. Chiudiamo qui, non senza ringraziare tutti coloro che hanno voluto dare il loro contributo a questa consultazione che potremmo ripetere in futuro con altri accorgimenti, nella certezza che il web è pazzerello, ma non stupido.