Parlano di linciaggio mediatico i sindacati dei vigili accusati di aver ‘disertato’ la notte di Capodanno. Sarebbe infatti ormai certo l’invio di sole 30 contestazioni disciplinari dopo le indagini della commissione e l’intervento, giudicato intempestivo della ministra alla Funzione Pubblica, Marianna Madia. Il segretario della Uil Fpl di Roma e del Lazio, Francesco Croce, interpellato dall’agenzia di stampa Dire, ha riferito che per il Comune di Roma gli assenti sarebbero stati l”83,5% di quelli chiamati con urgenza al lavoro, molti di più di quelli calcolati sin dall’inizio dai sindacati. Lo dimostrerebbero le “poche” contestazioni recapitate ai diretti interessati. La maggioranza di queste riguarderebbero l’attivazione della reperibilità, ma secondo Croce gran parte delle defezioni deriverebbero «da una gestione organizzativa goffa e farraginosa, per chiamate pervenute in maniera disordinata, atipica e tardiva.»
LA CGIL – Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco D”Emilia della Cgil Fp. «Da subito- ha aggiunto alla Dire- avevamo avvertito, circa i pericoli della caccia alle streghe. E quello che temevamo si sta verificando.» Di “montagna che partorisce il topolino”, ha parlato infine Giancarlo Cosentino, della Funzione pubblica della Cisl. Il capogruppo di Fdi-An in Campidoglio, Fabrizio Ghera, sostiene invece che l’inchiesta sulla vicenda, condotta dal comando Generale del Corpo e dai Funzionari inviati dal Ministro Marianna Madia, sarebbe destinata a concludersi con 2 provvedimenti disciplinari. «Praticamente un’inezia rispetto a quanto fatto credere dal sindaco e dal comandante. ”Sgamato” quindi il bluff della triade Marino-Nieri-Clemente – aggiunge Ghera- che pur di nascondere l”incapacità gestionale su quanto accaduto hanno preferito scaricare sulla Polizia Locale infangando tutti gli agenti e l”intero corpo.»
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