Comune di Roma, bagarre in aula su unioni civili: intervenuti i vigili

Cori e striscioni da parte delle opposizioni contro l'istituzione del registro comunale. Cartelli omofobi in piazza del Campidoglio

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Sulle unioni civili l’assemblea capitolina la maggioranza ha sicuramente i numeri per far passare il registro, ma alle 18, ad una richiesta di proroga avanzata dalla opposizione, il capogruppo capitolino del Pd Fabrizio Panecaldo ha obiettato che i  tempi li dà la maggioranza e che nonostante 200 e passa emendamenti da votare l’opposizione ha avuto più del tempo di quello concordato per intervenire.

DELIBERA APPROVATA DOMANI –  Quindi ha annunciato che la delibera verrà comunque approvata anche domani. Nel tardo pomeriggio l’istituzione del registro delle unioni civili aveva suscitato la reazione dell’opposizione sostenuta dai suoi fans in aula Giulio Cesare con momenti di tensione, quando i militanti (alcuni molto giovani) di Nuovo centrodestra e di Fratelli d”Italia-Alleanza nazionale, hanno scavalcato la recinzione di vetro invadendo l’aula per esporre striscioni e cartelli come ”Difendi la famiglia”. I manifestanti, incoraggiati dai consiglieri di centrodestra Lavinia Mennuni (Ncd), Fabrizio Ghera (Fdi) e Dario Rossin (Fi) hanno anche esposto uno  striscione dal tenore biblico, visto che si citava la Genesi, che recitava  ”Maschio e femmina li creò.” Fra spintoni e urla sono stati risospinti dai vigili negli spazi riservati al pubblico, scatenando a questo punto la reazione furiosa dei rappresentanti delle associazioni lesbo e homo presenti che li rintuzzavano gridando “fascisti, andatevene a casa”.

PROTESTE ANCHE IN PIAZZA – Poco prima sotto la Lupa di Palazzo Senatorio, era stato esposto uno striscione da rabbrividire. “La vostra cultura è contronatura” era scritto, ma veniva subito  ritirato dalla Polizia. In piazza del Campidoglio erano presenti  alcune decine di persone, sorvegliate dalle forze dell’ordine che esibivano cartelli  dai contenuti omofobi. Una provocazione dichiarata alla presenza, in aula e in piazza, di associazioni quali il circolo radicale  Mario Mieli, Gay Center, Gay Village e Di”Gay Project. Al momento in cui scriviamo e quando mancano al voto solo  30 emendamenti, la presidente dell’Assemblea capitolina, Valeria Baglio, ha dichiarato tolta la seduta per la mancanza del numero legale, convocando immediatamente la conferenza dei capigruppo. L”Aula tornerà a riunirsi domani mattina alle 10 (e in teoria fino alle 14) per gli ultimi emendamenti, le dichiarazioni di voto e l’approvazione finale della delibera per l”istituzione del registro delle unioni civili di Roma Capitale.

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