Comune di Roma, Marino glissa sui Rom della Danese e va a Parigi

Per il primo cittadino della capitale i nomadi dovrebbero essere portati verso la legalità

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Il sindaco di Roma Ignazio Marino domani sarà a Parigi per partecipare al meeting dello Urban Land Institute. Con lui il sindaco di Londra, Boris Johnson, e l’ex sindaco (sic) di Miami, Manny Diaz che discuteranno la trasformazione urbana e le sfide dei sindaci delle grandi città. Nel corso della visita Marino non perderà l’occasione per recarsi alla redazione di Charlie Hebdo che peraltro, a quanto ci risulta dovrebbe essere chiusa, visto che il periodico satirico ha temporaneamente sospeso le pubblicazioni. Dopo la visita nel luogo simbolo incontrerà il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.

L’INTERVENTO ALLA RADIO – Ma questa mattina si era dedicato ad argomenti più “tera tera” intervenedo a Teleradio Stereo sulla proposta dell’assessore al sociale e alla casa Francesca Danese che un paio di giorni fa ha lanciato la contestastissima ipotesi (che Alfio Marchini ha definito degna della trasmissione ‘Scherzi a parte’) di far lavorare i rom per la raccolta differenziata della monnezza. Proposta sulla quale il sindaco, in verità poco convinto se non altro per la  sua impopolarità, ha glissato affermando che «tutte le decisioni importanti la giunta le prende collegialmente» perché in passato «i sindaci avevano un piccolo gruppo di consiglieri interni o esterni con cui prendevano tutte le decisioni. Nella mia giunta le decisioni si prendono in giunta non ci sono altri luoghi.» Affermazione che in pratica annulla il ruolo del suo costosissimo staff che comprende oltre75 addetti. Ma tornando ai Rom, Marino sostiene con grande senso dell’ovvio che «i rom devono essere aiutati ad entrare nella legalità…» per la quale «i bambini devono andare a scuola, non possono essere tollerati comportamenti pericolosi per la sicurezza dei nostri cittadini. Devono essere evitati i roghi tossici e perseguiti con severità estrema i furti di rame che rendono pericolosa la nostra città.»

FAR LAVORARE I ROM AI RIFIUTI – Salvo aggiungere in finale che la sua amministrazione «non vede le etnie dei Rom, Sinti e Camminanti come nemici, ma vuole che tutti vivano nella legalità.» Amen. In effetti la proposta dell’assessora non era così peregrina se si considera che Ama sta pensando di affidare la differenziata ai privati suscitando le ire dei sindacati. A ben vedere i rom potrebbero unirsi in cooperative sociali alla Buzzi se non fosse che sono già attivamente impegnati alla raccolta di metalli utili (oltre che ai furti di rame che non vanno sempre imputati a loro ma anche a ben organizzati combriccole di rumeni) rovistando nei cassonetti della monnezza, con un vantaggio esentasse alla vendita non solo per loro ma anche per quelli che potremmo ben definire i “ricettatori”. In effetti dal consigliere Tredicine era venuta la proposta di controllare in qualche modo questa attività ben più lucrosa di quanto si pensi, ma la maggioranza l’ha respinta anche perché una soluzione per i ‘camminanti’ in questo momento non ce l’ha a portata di mano nessuno. Chissà mai che qualche indicazione per Marino possa venire domani dai sindaci di Londra e Parigi, allora il viaggio del sindaco si rivelerebbe davvero utile.

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