Comune di Roma, maggioranza spaccata sulla liquidazione di Farmacap

Il Campidoglio gioca la sua partita per il risanamento dei conti ma si scontra con una levata di scudi trasversale

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Assicurazioni di Roma e Farmacap in dirittura di arrivo per le liquidazioni. Almeno nelle intenzioni di Marino e dell’assessore al bilancio Silvia Scozzese.

LEVATA DI SCUDI IN CONSIGLIO – Ma già comincia la levata di scudi trasversale che nella maggioranza vede in prima linea i consiglieri Peciola e l’ex capogruppo del Pd D’Ausilio, alleati con De Vito (5Stelle) convinto che la società sia risanabile. Propaganda, forse, perché il piano industriale di salvataggio della municipalizzata presentato dal commissario della società Alvaro non eviterà un’ulteriore perdita milionaria nel 2015.

DIPENDENTI SUL PIEDE DI GUERRA – Sul piede di guerra anche i 350 dipendenti che si apprestano a manifestare, come di rito, sotto il Campidoglio. Dietro alla liquidazione delle 44 farmacie i grillini già intravedono l’ombra della speculazione privata, senza fare tuttavia fare nomi e co. Ai grillini basta il sospetto.

NUMERI IMPIETOSI – Ma Farmacap è davvero risanabile? A leggere i numeri della Scozzese sembra proprio di no. Perdite da 4,7 e 3,1 milioni di perdite nel 2012 e 2013, altri cinque nel 2014, né più rosea è la previsione per quest’anno. Il commissario Franco Alvaro, ha spiegato l’assessora nel corso di una riunione con la maggioranza, propone delle misure fra le quali l’apertura di nuove farmacie, una convenzione col Dipartimento del Sociale, la riscossione di crediti con le Asl della Regione e Roma Capitale, la riduzione delle spese su affitti, merci e servizi. Misure, per la Scozzese, “di difficile attuazione”. Infatti se i crediti vantati da Farmcap ammontano a 15 milioni, i debiti verso fornitori sono di più 18,6 milioni. Per di più il patto di stabilità prevede che una municipalizzata al quarto anno di bilancio in rosso debba venir comunque liquidata per legge.

LA PARTITA PER RISANARE I CONTI – Insomma sulla liquidazione di Farmcap e di Assicurazioni di Roma e sulla dismissione di quote in altre partecipate il Campidoglio gioca la sua partita per il risanamento dei conti previsto dal piano triennale. Ma soprattutto per Farmacap i fautori della sopravvivenza in mano pubblica della società non spiegano come una iniziativa in origine di carattere sociale possa essersi trasformata in un baraccone mangia soldi.

 

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