Roma, è ancora mistero sulle sorti del Luneur

Nel luglio scorso le aspettative degli ex operatori e dei romani parevano trovare una soluzione dopo le dichiarazioni di Luigi Abete, ma poi?

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Ancora fitto il mistero sulla sorte del Luna Park dell’EUR. Almeno così pare dalle dichiarazioni del consigliere regionale Michele Baldi, Capogruppo della Lista Civica Zingaretti, che ricorda le battaglie e le  proteste degli operatori sotto l’Ente Eur allora governato da Riccardo Mancini per l’illegittima chiusura degli impianti.

MANCANZA DI FIDUCIA – Ora succede che si sia deciso di riattivare in primavera tutta la struttura, ma il Baldi, come san Tommaso, non si fida e va a verificare di persona lo stato dell’arte e scopre che, a parte lo scheletro della ruota che era uno dei simboli di Roma, tutto il resto è fermo fra cumuli di terra non rimossi. Nel luglio scorso le aspettative degli ex operatori e dei romani parevano trovare una soluzione dopo le dichiarazioni di Luigi Abete A.D. di Cinecittà entertainment spa che addirittura parlavano di integrazione fra le attività di Luneur e quelle di Cinecittà World.

LE PAROLE – «Se non ci saranno ulteriori intoppi – dichiarava Abete – il Luneur aprirà nella primavera del 2015. Il suo focus sarà differente rispetto a Cinecittà World e sarà incentrato sui bambini da 0 a 12 anni…con  nuove attrazioni integrate  con quelle le pre-esistenti». Salvo precisare che quello del Luneur era un progetto su cui il gruppo di Abete era entrato successivamente. Infatti il bando gli era stato aggiudicato ben 6 anni prima, ma «abbiamo avuto molti problemi a liberare l’area (perché) c’erano veri e propri occupanti che non volevano abbandonare il territorio.» Così i ritardi nei lavori erano legati «minimamente alla burocrazia e in gran parte ai contenziosi con i vecchi utilizzatori abusivi che abbiamo dovuto risolvere». Vinti tutti i contenziosi nulla avverrebbe più dovuto ostacolare il progetto, ma il sopralluogo di Baldi dimostrerebbe che si è ben lontani dalla data annunciata per la riattivazione di impianti e strutture ferme  dal 14 aprile del 2008.

 

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